Argentina
Ad agosto, il tasso di inflazione in Argentina ha raggiunto il 271,5%, un record mondiale. L'aumento dei prezzi in questo paese è dovuto a diversi fattori, tra cui una lunga instabilità economica, un deficit di bilancio fuori controllo e una valuta nazionale, il peso, debole. Il governo argentino è costretto a ricorrere regolarmente all'emissione di moneta per coprire le spese, aggravando ulteriormente la pressione inflazionistica. L'alta inflazione in Argentina ha già portato a un grave calo del potere d'acquisto della popolazione, a una riduzione del tenore di vita e a instabilità nel settore finanziario.
Sudan
In Sudan, l'inflazione ha raggiunto il 146,6% ad agosto. Questo è il risultato dell'instabilità politica e della crisi economica in corso. Dalla caduta del regime di Omar al-Bashir, il paese è stato teatro di conflitti armati interni che hanno gravemente compromesso la stabilità economica. Inoltre, la situazione in Sudan è ulteriormente aggravata dalle numerose sanzioni imposte dall'Occidente e dall'accesso limitato alla valuta estera, mentre la valuta locale, il dinaro sudanese, sta rapidamente perdendo valore, portando a un aumento dei prezzi dei beni e servizi essenziali.
Turchia
Nonostante i notevoli sforzi per stabilizzare l'economia, la Turchia continua a confrontarsi con un alto tasso di inflazione, che ad agosto ha raggiunto il 61,78%. Le principali cause di questa situazione sono l'indebolimento della lira turca e l'aumento dei prezzi dei beni importati, in particolare delle risorse energetiche. La Banca Centrale della Turchia sta adottando misure per controllare l'inflazione, ma la pressione politica e la complessa situazione geopolitica creano ulteriori difficoltà. L'elevata inflazione nel paese si riflette sul costo della vita, riduce il potere d'acquisto e aumenta la tensione sociale.
Venezuela
Il Venezuela, che per lungo tempo è rimasto uno dei paesi con il tasso di inflazione più alto al mondo, sta gradualmente allontanandosi da questo status. Negli ultimi 12 mesi, l'aumento dei prezzi si è rallentato del 138,4%, attestandosi ora al 51,4%. Tuttavia, nonostante la significativa riduzione dell'inflazione, il paese continua a affrontare gravi difficoltà. Oggi, in Venezuela si osservano un massiccio deprezzamento della valuta nazionale, il bolívar, e una diffusa dollarizzazione dell'economia, un'insufficiente importazione e una carenza di beni essenziali, oltre a un basso livello di fiducia nel governo e una massiccia emigrazione della popolazione.
Zimbabwe
Ad agosto, l'inflazione in Zimbabwe ha raggiunto il 33,6%. Sebbene questo dato sia significativamente inferiore rispetto agli anni di crisi, l'aumento dei prezzi nel paese rimane comunque elevato rispetto agli standard globali. I problemi economici dello Zimbabwe sono in gran parte legati a un deficit di bilancio cronico, alla corruzione e a un contesto istituzionale debole. La valuta dello Zimbabwe continua a deprezzarsi, con un impatto negativo sul tenore di vita e sulla disponibilità di beni e servizi.