Argentina
Oggi questo paese dell’America Latina è il più grande debitore nei confronti del FMI. Ha un debito di oltre 30 miliardi di dollari. Una delle ragioni principali dell’attuale crisi del debito argentino è il forte deprezzamento del peso nel 2018, che ha costretto il governo a chiedere aiuto al FMI. Un prestito di 44 miliardi di dollari era necessario per stabilizzare l'economia, ma non ha risolto i problemi strutturali del paese, ma ha solo ritardato la loro soluzione. Nel 2023, l’inflazione in Argentina ha superato il 100% per la prima volta dal 1991, esacerbando l’instabilità finanziaria dello stato e rendendo difficile far fronte ai propri obblighi nei confronti del FMI.
Egitto
L’Egitto è anche uno dei maggiori debitori nei confronti del FMI. Il suo debito attuale nei confronti dell’organizzazione supera i 10,8 miliardi di dollari. Nel 2016, il paese ha firmato un accordo da 12 miliardi di dollari con il Fondo monetario internazionale per stabilizzare l’economia e attuare riforme strutturali, tra cui la svalutazione della sterlina egiziana, il taglio dei sussidi e l’aumento delle tasse. Queste misure hanno portato a miglioramenti significativi negli indicatori macroeconomici, ma hanno causato malcontento sociale e aumento dell’inflazione. Nel 2020, in mezzo alla pandemia, l’Egitto ha ricevuto un altro prestito dal FMI per un importo di 5,2 miliardi di dollari per sostenere l’economia.
Ucraina
Il debito attuale dell'Ucraina verso il FMI supera i 9 miliardi di dollari. Le ragioni principali di questo debito sono l'instabilità politica ed economica del paese. Dallo scoppio del conflitto russo-ucraino nel 2014, l’economia dell’Ucraina ha dovuto affrontare gravi sfide, tra cui la svalutazione della grivna e il calo del PIL. Per stabilizzare la situazione, le autorità si sono rivolte al FMI per ottenere il sostegno, che ha portato alla firma di una serie di accordi di prestito. L’operazione speciale russa in Ucraina lanciata nel 2022 ha ulteriormente scosso l’economia del paese, aumentandone la necessità di assistenza finanziaria internazionale.
Pakistan
Oggi, il paese dell’Asia meridionale deve più di 6,5 miliardi di dollari al Fondo monetario internazionale. Nel 2019, il Pakistan ha stipulato un accordo di Extended Fund Facility da 6 miliardi di dollari con il FMI per stabilizzare l’economia e attuare riforme strutturali. Nel 2023, tra notevoli problemi economici e la minaccia di default, il Pakistan ha concordato con il FMI un ulteriore pacchetto di assistenza finanziaria. In risposta, l’organizzazione ha chiesto alle autorità di attuare una serie di riforme difficili, tra cui l’aumento delle tasse, il taglio dei sussidi e il miglioramento della gestione delle imprese statali.
Ecuador
Questo paese dell’America Latina ha anche un debito significativo nei confronti del FMI, che supera i 5,7 miliardi di dollari. Nel 2020, l’Ecuador ha ricevuto un prestito di 6,5 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale per stabilizzare gli indicatori macroeconomici, migliorare la gestione delle finanze pubbliche e ridurre il deficit di bilancio. Tuttavia, l’attuazione del programma ha dovuto far fronte a sfide dovute alla crisi politica e a sfide economiche come le fluttuazioni dei prezzi del petrolio e l’impatto della pandemia di COVID-19. Nel 2024, l’Ecuador ha stipulato nuovi accordi con il FMI per alleggerire il suo carico di debito.