FX.co ★ 3 conseguenze negative dell'aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve

Indebolimento del dollaro

L'aumento del tasso di riferimento della Federal Reserve ha provocato un'ulteriore fase di indebolimento del dollaro, In questo contesto, la valuta statunitense ha accelerato il calo, diminuendo del 5% dall'inizio del 2023. Rispetto alle principali valute mondiali, il dollaro è sceso del 15%, rimbalzando dal picco raggiunto nell'ottobre 2022. Ricordiamo che nel 2022 il dollaro ha raggiunto per la prima volta la parità con l'euro, superando poi il valore del concorrente nella coppia EUR/USD. Successivamente, il dollaro statunitense è riuscito a riprendersi, ma ciò ha richiesto sforzi significativi.

Aumento degli interessi sui pagamenti del debito

L'aumento del tasso di interesse della Fed ha contribuito alla crescita dei pagamenti sul debito pubblico statunitense. I maggiori pagamenti hanno provocato il fallimento di banche regionali, tra cui il Silicon Valley Bank (SVB) e altre. Attualmente, il governo degli Stati Uniti sta destinando una quota maggiore del suo bilancio ai pagamenti degli interessi sul debito pubblico rispetto al settore sociale. Secondo le previsioni preliminari, a breve termine le spese per il servizio del debito pubblico supereranno quelle per la difesa, i trasporti, l'istruzione e i programmi di assistenza sanitaria. Gli esperti stimano che nel 2024 queste spese raggiungeranno i 745 miliardi di dollari.

Disparità di reddito e crescita della povertà

Le attuali azioni della Federal Reserve stanno peggiorando la situazione per i settori meno privilegiati della popolazione, provocando un significativo divario di reddito tra ricchi e poveri. Allo stesso tempo, la Federal Reserve giustifica le proprie azioni decise volte a combattere l'inflazione con il fatto che i segmenti a basso reddito della popolazione soffrono più di altri di aumenti dilaganti dei prezzi. Tuttavia, ci sono delle insidie che il regolatore fatica ad evitare. Deve tenere conto della diminuzione dei salari e della domanda nel mercato del lavoro americano. "Oltre al calo del mercato del lavoro temporaneo, un indicatore economico significativo per la Federal Reserve, a giugno si è registrato un aumento della disoccupazione tra gli afroamericani. In questo gruppo è stato rilevato quasi il 90% dell'aumento della disoccupazione a livello nazionale", commenta Ulrich Stephan, chief investment strategist di Deutsche Bank. In una simile situazione, la Federal Reserve è costretta a navigare tra la possibilità di contenere l'inflazione e la necessità di mantenere l'equilibrio nel mercato del lavoro americano.