FX.co ★ I cinque paesi leader nell'implementazione dell'energia verde

Islanda

Il primo posto tra i paesi interessati alla salvaguardia dell'ambiente spetta all'Islanda. Questo paese produce più energia verde pro capite (80%) rispetto ad altri paesi. Un elemento importante in questa direzione è il paesaggio unico dell'Islanda, caratterizzato da rocce vulcaniche e una copertura di ghiaccio. Il passaggio all'energia verde nel paese è stato favorito dalla mancanza di importanti giacimenti di carbonio. Le autorità islandesi devono acquistare carbone, petrolio e altri combustibili, il che le rende dipendenti da altri paesi. In questo contesto, negli anni '30 del XX secolo è iniziato lo sviluppo dell'energia idrotermale legata allo sfruttamento delle fonti termali. Nel tempo, questa infrastruttura è diventata molto attraente per i residenti e i turisti. L'attrazione turistica più popolare è la stazione geotermica della Laguna Blu, che oltre alle proprietà curative, è una delle principali attrazioni locali.

Svezia

Al secondo posto tra i paesi leader nell'utilizzo dell'energia verde si trova la Svezia. Le autorità di questo paese scandinavo hanno sempre prestato grande attenzione all'ambiente. Negli anni '70-'80 sono state costruite centrali idroelettriche e centrali nucleari. Successivamente, nel 2015, il governo svedese ha preso la decisione di abbandonare l'uso dei combustibili fossili. In questo contesto, gli investimenti nell'energia solare ed eolica, nelle innovazioni tecnologiche e nei trasporti ecologici sono aumentati. Per incoraggiare le imprese e i cittadini a rispettare le norme ambientali, le autorità hanno introdotto una tassa sul carbonio (i cosiddetti "certificati verdi"). Ciò ha esentato i produttori di energia rinnovabile dalla maggior parte dei pagamenti. Nonostante le misure adottate, nel paese si avverte una carenza di elettricità. Secondo l'agenzia Bloomberg, le cause della crisi energetica sono state la chiusura dei reattori più vecchi del paese e la transizione verso l'energia eolica, che ha portato a un aumento drastico della domanda di combustibili nelle aree metropolitane. Allo stesso tempo, il sistema energetico esistente, durante questa fase di transizione, difficilmente può far fronte alle attuali sfide.

Germania

Al terzo posto in questa classifica si trova la Germania, dove dal 1990 è iniziata la produzione attiva di energia rinnovabile. Nel paese, la produzione di energia solare è aumentata di quasi otto volte. Nel 2015, il livello di produzione di energia pulita in Germania ha raggiunto livelli record (circa il 78%) grazie all'uso di fonti energetiche rinnovabili. Il driver della crescita della produzione verde è stata la chiusura della maggior parte delle centrali nucleari in Germania. La ragione è stata l'incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima nel 2011. In seguito a ciò, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha richiesto la chiusura delle centrali nucleari nazionali. Nonostante le spese considerevoli per l'implementazione dell'energia verde, il governo ha ottenuto solo un "progresso limitato", affermano gli analisti. C'è troppa energia generata in Germania in questo momento che viene venduta. Allo stesso tempo, il volume ottenuto in modo tradizionale non diminuisce. Va notato che il costo del programma Energiewende, dedicato al passaggio all'energia rinnovabile, ammonta a 32 miliardi di euro all'anno per la Germania. Attualmente, l'implementazione del progetto sulle fonti energetiche rinnovabili e la costruzione delle relative infrastrutture elettriche sono in fase di stallo.

Uruguay

Al quarto posto tra i paesi interessati alla conservazione dell'ambiente si trova l'Uruguay. Gli investimenti su larga scala nell'energia eolica e solare sono diventati possibili grazie a un solido quadro normativo e alla collaborazione a lungo termine tra il settore pubblico e privato. Allo stesso tempo, i costi per i consumatori nel paese sono rimasti contenuti. Attualmente, il sistema energetico nazionale dell'Uruguay è composto al 95% da fonti di energia rinnovabile. Questo risultato è stato raggiunto in meno di 10 anni. Inoltre, c'è stato un aumento dell'uso di biomasse ed energia solare nel paese. Attualmente, le fonti di energia rinnovabile rappresentano il 55% del bilancio energetico totale del paese, inclusi i carburanti per il trasporto. Gli esperti hanno anche rilevato progressi nella decarbonizzazione dell'economia del paese. La produzione ecologica in Uruguay è stata molto apprezzata dalla Banca Mondiale e dalla Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi, che l'hanno definito "uno dei leader nell'energia verde".

Costa Rica

Chiude la top 5 dei paesi con un forte orientamento verso l'energia verde la Costa Rica, un piccolo stato dell'America Centrale. Grazie alla bassa densità di popolazione (4,9 milioni) e al paesaggio unico (67 vulcani), la Costa Rica soddisfa gran parte delle sue esigenze energetiche tramite centrali idroelettriche, nonché fonti di energia geotermica, solare ed eolica. Negli anni a venire, le autorità mirano a raggiungere la neutralità carbonica completa. Recentemente, il paese ha raggiunto risultati impressionanti utilizzando al 100% fonti di energia rinnovabile. Nonostante l'uso attivo dell'energia verde, la domanda di fonti energetiche tradizionali è in costante crescita. Nel 2017, la produzione di energia pulita in Costa Rica è stata del 98%. Per fornire energia alla popolazione, le autorità del paese utilizzano fonti energetiche idriche, eoliche e geotermiche. L'implementazione di progetti innovativi è ostacolata dalle caratteristiche del sistema di trasporto del paese, dove su 1.000 persone si contano 287 veicoli. Tuttavia, la quota di veicoli ibridi ed elettrici che ottengono energia da fonti rinnovabili rappresenta meno del 2% di tutti i veicoli.