All'inizio di aprile è stata ufficialmente annunciata una nuova ondata di coronavirus in India. Per diverse settimane il numero di nuovi contagi (circa 300.000 persone al giorno) ha raggiunto livelli record. Recentemente, il paese ha segnalato quasi 270.000 nuovi casi.
Il 18 maggio l'India ha registrato il più grande rapporto delle vittime del coronavirus in un giorno ossia 4.300 persone. Nei due giorni successivi (19-20 maggio) il numero dei decessi era aumentato, superando i 4.500 contagi al giorno. Il numero complessivo di infezioni in India si è già avvicinato ai 25,5 milioni.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha ammesso francamente che il paese non era pronto per una seconda ondata di coronavirus così devastante. Ha sottolineato che l'India era orgogliosa di come ha fatto fronte alla prima ondata. Il paese non si aspettava uno scenario così terribile durante la seconda ondata.
Il 17 maggio il ciclone tropicale Tauktae ha colpito l’India. Ciò ha notevolmente complicato la battaglia contro il virus. La maggior parte delle persone e delle organizzazioni ha subito un'interruzione di corrente. Sono morte circa 19 persone. La maggior parte dei cittadini è stata evacuata in regioni sicure.
Un nuovo ceppo indiano del Covid-19 è attivamente discusso in Internet. A giudicare dalla situazione attuale in India, la maggior parte degli scienziati suppone che questo ceppo virale sia molto più contagioso e più potente dei precedenti.
Gli esperti britannici presumono che il ceppo indiano del Covid-19 passi da una persona all'altra più velocemente di quello britannico. Il Daily Telegraph suppone che potrebbe causare la terza ondata di coronavirus nel Regno Unito.
Allo stesso tempo gli scienziati russi pensano che il ceppo indiano difficilmente porterà a una grave epidemia nel paese poiché la maggior parte dei russi l'ha già avuto.