Continua la crescita del rendimento dei titoli di stato statunitensi
Il primo trimestre del 2021 è stato caratterizzato da un aumento del rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni (di 80 bp). Questa è la terza maggiore crescita trimestrale negli ultimi dieci anni, sottolineano gli esperti. Si aspettano che l'attuale tendenza continui fino alla fine del 2021. Gli analisti di Goldman Sachs Group prevedono un rendimento dell'1,9% entro la fine di quest'anno, mentre TD Securities prevede un aumento del 2%. Molti investitori istituzionali hanno opinioni simili, contando sulla crescita a lungo termine del rendimento dei titoli di stato statunitensi.
Rafforzamento dell'USD a lungo termine
La seconda tendenza del mercato azionario prevista nel secondo trimestre del 2021 è strettamente correlata a quella precedente. Ricordiamo che l'aumento del rendimento dei titoli di stato statunitensi ha aiutato il biglietto verde a salire al massimo in 17 mesi. In questo contesto, molti investitori hanno fatto affidamento su un ulteriore rafforzamento dell'USD. L'implementazione di un tale scenario influenzerà positivamente il reddito delle multinazionali americane, ma avrà un impatto negativo sul costo delle materie prime, avvertono gli esperti.
Rotazione del capitale in azioni di valore
La terza tendenza chiave nella seconda metà del 2021 sarà la rotazione del denaro in titoli di valore. Gli analisti ritengono che la ragione di ciò siano le aspettative di una ripresa economica negli Stati Uniti, che stanno diventando un catalizzatore per la crescita delle azioni di valore. Tali attività includono titoli di grandi banche, società energetiche e un numero di società che sono state a lungo inferiori ai titoli high-tech. Ricordiamo che nel primo trimestre di quest'anno l'indice Russell 1000 value è aumentato dell'11%, mentre alla fine del 2020 la sua crescita non ha superato l'1%. Ora le azioni del settore IT dovranno cedere la leadership ad altre società.
Volatilità del mercato ridotta
Il primo trimestre di quest'anno è stato caratterizzato dalle preoccupazioni degli investitori circa la volatilità a lungo termine del mercato azionario. Nel secondo trimestre del 2021, gli esperti prevedono che diminuirà. All'inizio di aprile, l'indice di volatilità COBE ("indicatore della paura" di Wall Street) veniva scambiato appena sotto i 20 punti. Questo è ben al di sotto del massimo record di 85,47 punti registrato un anno fa. L'indice è attualmente al di sopra della sua mediana a lungo termine di 17,5 punti. In questa situazione, gli analisti contano sulla continua crescita dei titoli.
Aumento dell'inflazione
Gli esperti ritengono che la quinta tendenza nel secondo trimestre del 2021 sia l'aumento dell'inflazione. Si noti che negli ultimi dieci anni l'inflazione è stata inferiore all'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve statunitense. La spesa del governo per migliaia di miliardi di dollari ha dato speranza per il suo ritorno. Uno degli indicatori di inflazione, che caratterizza il livello medio ipotizzato negli ultimi cinque anni, è del 2,16%. È il più alto registrato da dicembre 2018. Tuttavia, un possibile aumento dell'inflazione è svantaggioso per molti fondi di grandi dimensioni. Secondo uno studio di BofA Global Research, i gestori di fondi temono che il suo aumento metterà pressione sul dollaro e minerà la domanda di obbligazioni a lungo termine.