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FX.co ★ I 6 principali motivi per promuovere partnership con la Cina

I 6 principali motivi per promuovere partnership con la Cina

Ogni anno la Cina diventa sempre più attraente per partner e investitori. In generale, l'immagine di questo paese sta gradualmente cambiando. Ora la Cina non è solo un polo manifatturiero globale, ma anche uno stato che sta vivendo un notevole impulso di crescita. Inoltre, il paese si concentra sulla stimolazione della domanda e sullo sviluppo di nuove tecnologie piuttosto che sull'offerta. Forse ogni potenza leader cercherà partnership con la Cina nel prossimo futuro. Ciò significa che gli investitori dovrebbero considerare questo paese come il futuro socio.

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Seconda economia mondiale

Oggi l'economia cinese è la seconda al mondo. Gli Stati Uniti mantengono ancora la loro leadership indiscussa. Nel 2019 pre-crisi, il suo PIL era di circa $ 14,3 trilioni, mentre il PIL degli Stati Uniti era stimato a circa $ 21,4 trilioni. Tuttavia, il divario tra di loro si è ridotto, poiché l'economia cinese è stata l'unica a crescere nel secondo trimestre del 2020, nell’anno di crisi. Tutte le altre principali economie hanno affrontato una profonda recessione a causa della pandemia del coronavirus. Inoltre, i loro indicatori economici sono ancora negativi. Se la Cina continua a riprendersi allo stesso passo, è probabile che la sua economia diventi un leader mondiale e lascerà gli Stati Uniti molto indietro entro il 2028, prevedono gli economisti. In particolare, questi dati riflettono un rimbalzo più forte. Come era riportato in precedenza, la Cina avrebbe difficilmente preso il comando prima del 2033. Pertanto, è chiaro che la sua attività economica sta accelerando a un ritmo più veloce.

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Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP)

Un evento importante dell'ultimo anno, passato in gran parte inosservato sullo sfondo di altri eventi globali, è stato un accordo di partnership firmato da quindici paesi asiatici. La coalizione comprende Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Indonesia, Malesia, Vietnam, Thailandia, Singapore, Brunei, Cambogia, Laos, Myanmar e Filippine. In particolare, gli Stati Uniti e l'India non hanno aderito all'accordo, affermando che importazioni eccessive dalla Cina potrebbero danneggiare il mercato interno. I paesi membri rappresentano il 32% del PIL mondiale. La quota maggiore del 55% appartiene alla Cina. Secondo le prime stime, l'accordo commerciale tra questi quindici stati aggiungerà 186 miliardi di dollari all'economia mondiale e lo 0,2% al PIL dei suoi membri. In generale, RCEP ha ottime prospettive così positivi come per BRICS.

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Vittoria sulla estrema povertà

Solo pochi mesi fa le autorità cinesi hanno annunciato l'eliminazione della estrema povertà nel paese. Secondo i dati statistici, nelle ultime dieci regioni poco sviluppate economicamente, il reddito annuo pro capite ha finalmente superato la media di 1.750 dollari. Pertanto, il numero di individui che vivono in estrema povertà rurale nel paese è diminuito di 5,5 milioni. Inoltre, il governo prevede di aumentare il reddito medio pro capite della Cina a 12.535 dollari entro il 2023. Al momento, il paese è al quarto posto nella classifica dei paesi con il maggior numero di milionari in dollari, per un totale di circa 1,3 milioni.

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I mercati azionari cinesi in crescita

Oggi, il mercato azionario cinese è ben bilanciato in termini di tipologie di investitori. Cinque anni fa, il crescente interesse per gli investimenti ha portato sul mercato un gran numero di partecipanti non professionisti. Naturalmente, ciò ha avuto conseguenze disastrose, che sono state poi risolte. Ora ci sono il 70% dei trader istituzionali, il 25% dei rivenditori e il 5% degli investitori stranieri nel mercato. Nel 2019, le autorità del paese hanno avviato un importante programma di riforme economiche, inclusa la liberalizzazione del mercato azionario cinese. Di conseguenza, sia gli investimenti nazionali che quelli esteri sono aumentati in modo significativo. Il volume totale del settore ha raggiunto i 16 trilioni di dollari nell'anno precedente la crisi.

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La rivoluzione tecnologica è ben avviata

Anche l'industria tecnologica sta guadagnando slancio in Cina. In particolare, la pandemia di coronavirus non l’ha influenzata negativamente, ma piuttosto è servita da motore della crescita. Prima di tutto, l'industria farmaceutica del paese ha fatto passi da gigante durante la crisi del COVID-19. Pertanto, la Cina è diventata il primo paese a far fronte alla diffusione dell'infezione da coronavirus con l'aiuto delle cosiddette app basate su Health QR Code. Inoltre, la Cina sta compiendo progressi nelle tecnologie climatiche e spaziali. Secondo gli ultimi dati, le autorità del Paese stanno per procedere con la costruzione di una nuova ISS. A parte questo, la Cina vuole aumentare la sua capacità di modificare il clima. Inoltre, le autorità sono sicure che la tecnologia di modifica meteorologica sarà disponibile entro soli cinque anni.

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Yuan digitale

Il lancio ufficiale dello yuan digitale è diventato un evento epocale di quest'anno. La valuta virtuale è attualmente in fase di prova tra popolazione, banche e vari servizi. Se tutto va bene, lo yuan digitale sarà messo in circolazione nel periodo delle Olimpiadi del 2022 che si terranno a Pechino.

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