Il metallo giallo è molto fortunato! Questa settimana, gli analisti di UBS hanno riaffermato la loro posizione rialzista sull’oro, sottolineandone il valore come strumento di copertura contro l'incertezza macroeconomica e geopolitica in aumento.
Venerdì scorso, 13 settembre, le quotazioni del metallo “solare” hanno raggiunto i massimi storici. La tendenza rialzista dell'oro è continuata questa settimana.
Durante le negoziazioni, i futures sull'oro con scadenza a dicembre hanno superato per la prima volta nella storia la soglia dei 2.600 dollari per oncia, salendo di quasi l'1%.
Secondo gli esperti di UBS, nel 2024 il metallo prezioso è cresciuto del 23%, raggiungendo prezzi spot record. "A contribuire a questo risultato sono stati fattori come le aspettative di un calo dei rendimenti negli Stati Uniti e la prolungata diversificazione del dollaro da parte delle banche centrali", sottolineano gli esperti.
Gli strateghi valutari di UBS consigliano agli investitori di considerare un'allocazione sull'oro pari al 5% come parte di un portafoglio bilanciato in dollari.
Secondo gli esperti della banca, durante i periodi di estrema volatilità, l'oro ha storicamente sovraperformato le azioni. Negli ultimi mesi, questa tendenza si è nuovamente confermata, riassumono gli analisti.
Nonostante le minori aspettative per un importante taglio dei tassi da parte della Fed, il prezzo dell’oro continua a salire. Secondo le previsioni di UBS per la metà del 2025, il metallo prezioso rimarrà a 2.700 dollari per oncia a causa della crescente domanda di ETF sull’oro.
Nell'ultimo mese dell'estate, si è registrato un afflusso significativo di capitali negli ETF sull'oro. Questa tendenza continua per il quarto mese consecutivo, favorita dalla "crescente domanda di oro come bene rifugio" e dal raffreddamento del mercato del lavoro americano.
UBS osserva che in Nord America si registra un notevole afflusso di capitali, mentre in Asia, in particolare in India, "persiste una dinamica positiva grazie ai favorevoli cambiamenti fiscali e di bilancio".
In questo contesto, gli strateghi valutari di Citi ritengono che il metallo prezioso raggiungerà i 2.600 dollari per oncia entro la fine del 2024. Allo stesso tempo, entro la metà del 2025, l’oro potrebbe battere tutti i record e salire a 3.000 dollari per oncia. Le ragioni sono i tassi di interesse più bassi negli Stati Uniti, nonché la crescente domanda da parte dei fondi negoziati in borsa e dei privati. Le banche d'investimento e gli analisti concordano sul fatto che il metallo giallo continuerà a crescere, poiché rimane il mezzo preferito per coprire i rischi geopolitici e finanziari.
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