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FX.co ★ Il dollaro è felice che la spada di Damocle dei dazi di Trump penda sul mercato?

Il dollaro è felice che la spada di Damocle dei dazi di Trump penda sul mercato?

 Il dollaro è felice che la spada di Damocle dei dazi di Trump penda sul mercato?

Di recente, il mercato valutario è sotto pressione a causa della possibile introduzione di dazi da parte del presidente eletto Donald Trump. Questa situazione è favorevole al dollaro ma devastante per l'euro e altre valute. Nel frattempo, il greenback mostra occasionalmente volatilità, mentre i tentativi dell'euro di trovare un terreno solido talvolta si rivelano fruttuosi.

Questa settimana, sullo sfondo delle crescenti preoccupazioni geopolitiche, il dollaro ha riaffermato la sua posizione dominante. Per quanto riguarda la valuta europea, non perde tempo e cerca anch'essa di guadagnare terreno. Una certa confusione sui mercati globali è stata provocata dalla dichiarazione del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sull'inasprimento dei dazi contro Messico, Canada e Cina. L'amministrazione del nuovo presidente ha annunciato l'introduzione di dazi del 25% sui beni provenienti da Messico e Canada, nonché un ulteriore prelievo del 10% sui beni cinesi (oltre ai già esistenti dazi del 60%). Tali misure hanno alimentato le preoccupazioni riguardo all'intensificazione delle tensioni commerciali in Nord America e oltre.

Dopo un breve calo lunedì 25 novembre, causato dalla nomina del proprietario di hedge fund Scott Bessent a ministro delle Finanze, il dollaro ha interrotto la sua correzione al ribasso. Nel frattempo, la crescita dei suoi principali concorrenti, come l'euro e la sterlina, si è rallentata. La nomina di Bessent aveva inizialmente sollevato preoccupazioni sulla futura strategia finanziaria degli Stati Uniti e sulla stabilità politica. Questi sentimenti negativi avevano provocato un temporaneo calo del greenback. Tuttavia, successivamente, esso si è ripreso, traendo vantaggio dalla situazione.

In questo contesto, la moneta unica si è leggermente rafforzata, ma la vittoria è ancora lontana. Secondo Shaun Osborne, capo stratega valutario di Scotiabank, il lieve rialzo dell'euro è dovuto alla relativa calma sui mercati oltre oceano. "La valuta europea mantiene un tono relativamente costruttivo, poiché la zona euro non è ancora sotto il radar del nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. L'euro è riuscito finora a evitare l'ira di Trump", osserva l'analista di Scotiabank.

Secondo Osborne, al momento "l'euro sta cercando di mantenere le posizioni conquistate dopo il drastico calo a 1,0300 registrato la scorsa settimana. Nel breve termine, la coppia EUR/USD potrebbe testare l'area di 1,06", aggiunge l'analista di Scotiabank. Secondo il grafico tecnico, il tandem continua a correggersi verso l'alto. Gli indicatori tecnici della coppia EUR/USD puntano verso nord, ma rimangono in territori negativi. Questa situazione non garantisce il proseguimento dell'attuale rally, avvertono gli esperti. Mercoledì 27 novembre, la coppia EUR/USD è stata scambiata vicino al livello psicologico di 1,0500, per poi salire a 1,0511.

 Il dollaro è felice che la spada di Damocle dei dazi di Trump penda sul mercato?

In precedenza, gli indicatori tecnici della coppia EUR/USD hanno mostrato un aumento significativo della volatilità attorno al livello di 1,0500, segnalando una crescente incertezza del mercato riguardo alla futura traiettoria del tandem. L'intensificazione della retorica di D. Trump sui dazi ha rafforzato l'avversione al rischio tra gli investitori, particolarmente evidente nei confronti dell'euro. Nel frattempo, il dollaro non solo mantiene la calma, ma cerca anche di consolidare i propri progressi.

Secondo gli esperti, nel breve termine la coppia EUR/USD potrebbe proseguire il proprio rialzo, ma le prospettive a lungo termine rimangono ribassiste. All'inizio di questa settimana, il tandem ha superato la SMA piatta, che fornisce supporto dinamico attorno a 1,0475. Nel frattempo, gli indicatori tecnici continuano a crescere dopo aver incrociato le proprie medie, mantenendo un trend rialzista costante. Attualmente, il livello di resistenza per la coppia EUR/USD è fissato a 1,0630, un livello che il tandem deve ancora raggiungere.

La coppia EUR/USD è sotto pressione a causa delle incertezze sulla politica monetaria della Fed, specialmente alla luce del recente taglio dei tassi di 25 punti base. I mercati finanziari scontano una probabilità del 60% di un ulteriore taglio di 25 punti base nella prossima riunione di dicembre. Tuttavia, il restante 40% degli intervistati prevede che la Fed manterrà i tassi invariati.

Martedì sera, 26 novembre, è stato pubblicato il verbale della recente riunione della Federal Reserve, in cui i funzionari hanno espresso opinioni divergenti riguardo a ulteriori riduzioni dei tassi di interesse. Molti di loro ritengono difficile prevedere il futuro della politica monetaria statunitense e non forniscono segnali chiari sulla direzione futura.

In precedenza, i rappresentanti del FOMC hanno sottolineato la complessità nel formulare una politica monetaria nelle attuali condizioni. Alcuni di loro hanno dichiarato la necessità di concentrarsi "sulle tendenze economiche di fondo, considerando la recente volatilità dei dati macroeconomici". Il comitato ha riconosciuto la difficoltà di determinare un tasso di interesse neutrale e ha ammesso la possibilità di apportare modifiche all'attuale orientamento della politica monetaria.

Alcuni funzionari del FOMC ritengono che il regolatore possa interrompere il ciclo di riduzione dei tassi e mantenerli a un livello restrittivo se l'inflazione continuerà a rimanere elevata. Tuttavia, i loro oppositori affermano che la banca centrale potrebbe dover accelerare i tagli dei tassi se il mercato del lavoro statunitense si indebolirà o se l'attività economica mostrerà segni di rallentamento. Queste divergenze di opinioni riflettono l'atteggiamento prudente della Fed in un periodo di incertezza economica.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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