Anche il contenuto straordinariamente debole del rapporto del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti non è riuscito a influenzare il mercato valutario, che di fatto si è bloccato dalla fine della scorsa settimana. Sebbene vi siano state alcune oscillazioni, la loro portata è stata estremamente limitata. L'unico aspetto davvero degno di nota è stato il tentativo dei principali media occidentali di spiegare il fatto che nel settore non agricolo siano stati creati solo 12 mila nuovi posti di lavoro, attribuendo il fenomeno al forte uragano che ha colpito la Florida.
Francamente, questa spiegazione appare semplicemente ridicola, poiché implica che tutta l'attività economica degli Stati Uniti sia concentrata esclusivamente in questo stato, che è solo il terzo per popolazione dopo la California e il Texas. Per quanto riguarda il reddito medio delle famiglie, la Florida si posiziona addirittura al trentaseiesimo posto su cinquanta. Si può quindi affermare con certezza che questa spiegazione tanto insolita sia solo un tentativo di distogliere l'attenzione in vista delle elezioni presidenziali che si terranno proprio oggi. Questo evento è al centro dell'attenzione, soprattutto a causa della forte polarizzazione di entrambi i candidati agli occhi dei principali media americani. Per questo motivo, oggi il mercato probabilmente rimarrà fermo, e domani la direzione dei suoi movimenti sarà determinata non tanto dai risultati del voto, quanto dalla reazione dei media.