Per il secondo giorno consecutivo, lo yen giapponese continua a perdere terreno rispetto al dollaro statunitense. Tuttavia, a causa delle posizioni hawkish della Banca del Giappone, il calo dello yen potrebbe essere limitato. Inoltre, le dichiarazioni contrastanti della Banca del Giappone e della Federal Reserve riguardo alle loro prospettive politiche stanno esercitando pressione sulla coppia USD/JPY verso un ribasso.
Venerdì, il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha dichiarato in Parlamento che, se le sue previsioni economiche si dimostreranno accurate, la banca centrale potrebbe aumentare ulteriormente i tassi di interesse.
D'altra parte, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato durante il simposio di Jackson Hole che è giunto il momento di adeguare la politica monetaria, ma non ha specificato i tempi per l'inizio del taglio dei tassi né la loro possibile entità. Inoltre, lunedì, la presidente della Federal Reserve di San Francisco, Mary Daly, ha detto in un'intervista a Bloomberg TV che è arrivato il momento di abbassare i tassi di interesse e che probabilmente il primo taglio sarà di un quarto di punto percentuale.
Dal punto di vista tecnico, la coppia USD/JPY è scambiata vicino al livello di 145,00, che è stato testato durante la sessione asiatica, e ciò indica un indebolimento della tendenza ribassista. Tuttavia, l'RSI - l'indice di forza relativa a 14 giorni - rimane leggermente sopra 30, confermando il trend ribassista.
Per quanto riguarda le resistenze, la coppia USD/JPY potrebbe affrontare un'immediata barriera rappresentata dalla media mobile esponenziale a nove giorni (EMA), seguita dal livello tondo di 146,00 e dalla zona di offerta a 146,50. Una rottura di quest'area e un consolidamento sopra di essa potrebbero aprire la strada alla coppia per esplorare le successive aree di resistenza.