La Banca del Giappone ha apportato modifiche alla politica monetaria durante la riunione conclusasi questa mattina. Il tasso di interesse è stato aumentato dello 0,15% e sono stati introdotti cambiamenti nel programma di acquisto di obbligazioni – i volumi degli acquisti diretti mensili di JGB saranno ridotti di circa 400 miliardi di yen ogni trimestre.
Il governatore della BoJ, Ueda, durante la conferenza stampa finale, ha fatto alcune dichiarazioni importanti. Il bilancio della Banca sarà inferiore del 7-8% rispetto al livello attuale tra due anni, ma rimarrà comunque troppo alto. Ueda ha anche espresso fiducia nel fatto che l'economia non rallenterà a causa dell'ulteriore aumento del tasso, che rimane ben al di sotto del livello neutro, e la questione su dove fermare l'aumento rimane aperta.
La Banca del Giappone passerà molto cautamente a una politica monetaria restrittiva, poiché ci sono ragioni oggettive per questo – la crescita economica è troppo debole per rischiare. Il rapporto sulla produzione industriale di giugno ha nuovamente registrato una diminuzione del 7,3% anno su anno, il picco è stato raggiunto a metà del 2023, dopodiché l'industria è in declino.
La Banca del Giappone sta approfittando dell'opportunità per eliminare gli squilibri eccessivi nella politica monetaria, in particolare il lungo periodo di acquisto di obbligazioni per sostenere il bilancio. Finché l'inflazione rimane costantemente al di sopra della media pluriennale, c'è la possibilità di apportare i cambiamenti necessari, e la BoJ sta approfittando di questa opportunità, ma è chiaramente presto per aspettarsi un ulteriore aumento del tasso nel prossimo futuro.
La posizione corta netta sul JPY è diminuita durante la settimana di riferimento di un notevole 3,32 miliardi, fino a -8,6 miliardi; il posizionamento rimane ribassista per lo yen, ma la tendenza è chiara. Il fair value si allontana sempre più dalla media a lungo termine.
Lo yen ha raggiunto il supporto a 151.90, che nel precedente articolo era visto come obiettivo tecnico. Ci sono tutte le basi per una continuazione del ribasso di USD/JPY, poiché la decisione odierna della Banca del Giappone di alzare il tasso di un quarto di punto e le aspettative del mercato che la Fed inizierà a ridurre i tassi da settembre significheranno un movimento opposto nelle politiche monetarie di BoJ e Fed. Questo permetterà di allineare i rendimenti tra il dollaro e lo yen e, in generale, di cercare un equilibrio tra le valute a un livello inferiore. L'obiettivo si sposta verso la zona di supporto 149,70/90, tuttavia, la traiettoria del ribasso sarà ora determinata dalla posizione del FOMC, che scopriremo stasera, e dai dati in arrivo, in particolare il rapporto sul mercato del lavoro degli Stati Uniti di venerdì.