Gli investitori sono sorpresi dal fatto che nel 2024 l'oro infranga tutte le leggi economiche: aumenta insieme al rafforzamento del dollaro statunitense (nonostante sia quotato in valuta americana e dovrebbe diminuire quando l'indice del dollaro sale); raggiunge massimi record nonostante il rally dei rendimenti dei titoli di stato, un'economia USA solida e il deflusso di capitali dagli ETF. Ma chi ha stabilito queste leggi? Per decenni gli investitori hanno guardato in bocca a Washington, eppure, Pechino ha una propria visione degli eventi.
I trader cinesi tengono il metallo prezioso sotto scacco. Questa è la conclusione a cui è giunto il World Gold Council, analizzando i dati del mercato cinese. Mentre a livello globale si assiste a un deflusso di denaro dai fondi di investimento orientati sull'oro, in Cina la situazione è diversa. Lì, il capitale affluisce agli ETF, contribuendo all'aumento dei prezzi.
Andamento dell'oro e degli ETF cinesi sull'oro
Lo stesso fenomeno si verifica nel mercato dei futures della più grande economia asiatica. I speculatori alla Borsa di Shanghai hanno aumentato le loro posizioni nette long a 295,2 mila contratti, equivalenti a 295 tonnellate e il doppio rispetto a settembre, quando Hamas ha attaccato Israele. Un record di 324,9 mila contratti è stato raggiunto all'inizio di aprile. L'interesse aperto e i volumi di transazioni sono alle stelle, indicando una domanda frenetica.
Ciò accade per diverse ragioni. La Cina ha tradizionalmente un rapporto rispettoso con l'oro. La sua economia cerca di riprendersi, ma finora con scarso successo, il che si riflette nel deprezzamento dello yuan e favorisce un crescente interesse per il metallo prezioso come strumento di risparmio. Infine, la divisione del mondo tra Occidente e Oriente permette alla popolazione cinese di trascurare i valori americani. Il processo di de-dollarizzazione sta portando a un aumento della quota di oro nelle riserve della Banca Popolare Cinese.
Dinamiche dell'open interest, dei volumi delle transazioni e del prezzo dell'oro
Osservando la rottura dei rapporti decennali nei mercati finanziari, si capisce che i trader asiatici iniziano a offuscare i loro colleghi americani nel loro impatto sull'oro.
La geopolitica gioca un ruolo non indifferente, supportando il metallo giallo grazie al suo status di bene rifugio. Non sorprende che, sullo sfondo dell'escalation del conflitto in Medio Oriente, le quotazioni di XAU/USD abbiano raggiunto un massimo record. Mentre la riluttanza dell'Iran a rispondere a Israele ha portato a un calo dell'oro al livello di 2300 dollari l'oncia.
Allo stesso tempo, non si può dire che gli americani si siano arresi completamente. Una spiacevole sorpresa dalla loro attività economica ha permesso all'oro di trovare il fondo e recuperare parte delle sue perdite. Se l'economia degli Stati Uniti inizierà a raffreddarsi, la Fed potrebbe tornare all'idea di tre tagli del tasso sui fondi federali nel 2024, il che potrebbe rafforzare il vento favorevole per XAU/USD.
Tecnicamente, sul grafico giornaliero dell'oro, è in atto una correzione al trend ascendente. Un rimbalzo dal supporto dinamico, rappresentato dalla media mobile, con la successiva formazione di una pin-bar, offre un punto di ingresso relativamente sicuro per una posizione long al superamento di 2335$ l'oncia.