Ebbene, in assenza di dati macroeconomici o altre notizie che potessero influenzare il mercato, gli investitori hanno finalmente prestato attenzione all'eccessivo ipercomprato della valuta americana. Quindi non c'era nulla che impedisse un certo rimbalzo locale, che, tra l'altro, è ancora lungi dall'essere finito. Sebbene gli squilibri nel mercato siano diminuiti, nel complesso non sono ancora scomparsi. E a parte i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti, il calendario macroeconomico è completamente vuoto. E data la continua natura ipercomprata della valuta statunitense, questi dati non sono così importanti. Inoltre, il loro numero totale dovrebbe aumentare di 4mila. Questo è incredibilmente piccolo. Possiamo dire che non cambierà nulla. Tali cambiamenti, in linea di principio, non sono in grado di influenzare il sentiment degli investitori. In altre parole, lo sviluppo più probabile degli eventi odierni è la continuazione del movimento correttivo.
La coppia EUR/USD è entrata in una correzione tanto attesa. Il livello di supporto di 1.0600, dove la quotazione si è recentemente avvicinata, ha svolto il ruolo di supporto.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, c'è l'uscita dalla zona di ipervenduto, così come l'attraversamento della linea media di 50 dal basso verso l'alto. Questa azione indica un aumento del volume delle posizioni lunghe in euro.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, due delle tre linee MA mobili sono intrecciate tra loro, il che corrisponde a un segno di rallentamento del ciclo discendente.
Aspettative e prospettive
Considerando l'entità del deprezzamento dell'euro si può presumere che sul mercato ci sia ancora un certo movimento. Per questo motivo la crescita è consentita almeno fino al livello di 1.0700.
L'analisi completa degli indicatori nei periodi a breve termine e intraday indica un ciclo al ribasso.