FX.co ★ Qual è il fattore chiave dietro il successo del rublo?

Secondo le dichiarazioni della Banca centrale russa, l'economia della Federazione Russa si è adattata alle ampie sanzioni occidentali, compresi sistemi di pagamento e logistica più complessi. Le esportazioni e i ricavi in valuta si stanno riprendendo, mentre la domanda dei consumatori e gli investimenti sono forti. L'indicatore del clima aziendale a marzo è stato il più alto degli ultimi 12 anni, i redditi delle famiglie e il risparmio della popolazione stanno aumentando, il che favorisce la stabilizzazione del tasso di cambio USD/RUB.

Il fatto che l'economia russa stia crescendo meglio del previsto nel primo trimestre ha dato alla Banca centrale la base per mantenere il tasso chiave al 16% a marzo. Nell'ultima riunione, si è discusso solo di mantenere il livello attuale del tasso di prestito. È stato sottolineato che un eccessivo allentamento della politica monetaria potrebbe accelerare l'inflazione e richiedere un ritorno all'aumento dei tassi.

Dato l'aumento delle esportazioni di petrolio russo via mare ai massimi dall'inizio dell'anno, Elvira Nabiullina e i suoi colleghi hanno ragione - Mosca si è adattata alle sanzioni occidentali. Ha cambiato le rotte di trasporto del "oro nero" da ovest a est, e ha imparato ad aggirare il tetto di prezzo del G7 di 60$ al barile. Inoltre, l'intenzione del governo di ridurre la produzione di petrolio dagli attuali 9,5 milioni di barili al giorno a 9 milioni di barili al giorno, secondo JP Morgan, potrebbe spingere il Brent oltre i 100$ al barile.

Dinamica delle esportazioni di petrolio russo

La Russia sta beneficiando sia dagli impegni dell'OPEC di tagliare la produzione che dalle notizie positive provenienti dagli Stati Uniti, dalla Cina e dall'eurozona, il che sta contribuendo alla crescita della domanda di petrolio. La geopolitica gioca un ruolo importante. L'escalation delle tensioni nel Medio Oriente ha portato il petrolio del Mare del Nord a raggiungere massimi semestrali, e la Russia, essendo uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo, ne sta approfittando.

Allo stesso tempo, la Banca Centrale riferisce che le riserve auree e valutarie ammontano a 590 miliardi di dollari, inclusi attivi congelati per 300 miliardi di dollari. Nonostante un calo complessivo di 40 miliardi di dollari dall'inizio del conflitto armato in Ucraina, nel 2024 la cifra è leggermente aumentata a causa dell'aumento dei prezzi dell'oro sul mercato internazionale. La Russia sta acquistando attivamente metallo giallo nel contesto del processo di de-dollarizzazione e sta ottenendo risultati in questo percorso. In particolare, nel 2023 lo yuan ha sostituito il dollaro come valuta più scambiata in Russia.

A mio avviso, il principale motore del calo della coppia USD/RUB sono fattori esterni, principalmente l'aumento dei prezzi del petrolio. Per quanto riguarda il fattore interno positivo, questo è solo un lato della medaglia. Dall'altra parte, continuano ad accumularsi problemi che impediscono alla Banca centrale russa di abbassare i tassi di interesse. Mantenere i tassi al 16% nel tempo rallenterà sempre di più l'economia.

Dal punto di vista tecnico, il consolidamento sta prendendo piede sul grafico giornaliero USD/RUB. La strategia di acquistare la coppia in caso di superamento della resistenza a 93 e venderla in caso di assalto riuscito del supporto a 91,3 rimane valida.