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FX.co ★ EUR/USD: una nuova opportunità si presenta per il dollaro

EUR/USD: una nuova opportunità si presenta per il dollaro

EUR/USD: una nuova opportunità si presenta per il dollaro

Il dollaro americano continua a rafforzarsi, e il suo indice DXY continua a salire ricevendo supporto dalla crescente rendimento dei titoli di Stato. Questa è la quarta settimana consecutiva di crescita per l'indice DXY, il cui valore è tornato ai livelli di metà febbraio. Gli investitori continuano a valutare i dati macroeconomici importanti pubblicati all'inizio della settimana negli Stati Uniti, che si sono rivelati positivi per il dollaro.

Così, l'indice di attività manifatturiera (dall'Institute for Supply Management, ISM) è accelerato a marzo da 47,8 a 50,3, risultando anche più forte delle previsioni di 48,4. Il miglioramento dei dati PMI, in un contesto di persistente alta inflazione negli Stati Uniti, crea le premesse per un ritardo nell'avvio del passaggio della Federal Reserve verso una politica monetaria più accomodante. Questo è un fattore fondamentale rialzista per il dollaro americano.

Nel frattempo, l'attività degli investitori sul mercato è bassa: in attesa della pubblicazione di nuovi importanti dati macroeconomici dagli Stati Uniti.

Alle 14:00 (GMT) verrà pubblicato l'indice PMI dei servizi nel settore dei servizi dell'economia statunitense. Dopo che il PMI manifatturiero ha superato le previsioni pubblicate lunedì, ci si aspetta anche una leggera correzione al rialzo dell'indice PMI per il settore dei servizi, passando da 52,6 a febbraio a 52,7 a marzo.

Il settore dei servizi nell'economia statunitense rappresenta circa l'80% del PIL nazionale. La produzione di beni materiali, invece, costituisce circa il 20% del PIL (di cui l'1% è attribuito all'agricoltura e il 18% alla produzione industriale). Pertanto, la pubblicazione dei dati relativi al settore dei servizi ha un notevole impatto sulla dinamica del dollaro. Un risultato superiore a 50 e il suo aumento sono considerati fattori positivi per l'USD.

Anche oggi sono attesi interventi di diversi funzionari della Federal Reserve, tra cui il suo presidente Jerome Powell. Probabilmente potranno chiarire le prospettive della politica monetaria della Banca centrale americana.

Al momento, gli operatori di mercato continuano a prevedere il primo taglio dei tassi d'interesse (dello 0,25%) a giugno e solo tre tagli nell'anno in corso.

La volatilità dei tassi di cambio del dollaro aumenterà bruscamente se Powell riuscirà a sorprendere i mercati con dichiarazioni inaspettate. L'inizio del suo intervento è previsto per le 16:10 (GMT).

L'evento principale di oggi nel panorama delle statistiche macroeconomiche degli Stati Uniti sarà la pubblicazione (alle 12:15 GMT) del rapporto dell'Automatic Data Processing (ADP) sull'occupazione nel settore privato. Gli economisti prevedono un aumento del dato di occupazione a marzo a +148,0 mila rispetto ai +140,0 mila di febbraio.

Anche se il rapporto ADP non ha una correlazione diretta con i dati ufficiali del mercato del lavoro del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, che saranno pubblicati venerdì, tuttavia, il rapporto ADP spesso ne preannuncia i risultati, influenzando notevolmente il mercato. Una crescita relativa dell'indicatore può avere un impatto positivo anche sui tassi di cambio del dollaro.

In poche parole, per il dollaro oggi c'è la possibilità di accelerare la propria crescita e rafforzarsi sul mercato, a condizione che Powell non deluda i suoi acquirenti e torni a esprimersi con commenti "falchi" riguardo alle prospettive della politica monetaria della Federal Reserve, oltre a dare segnali sull'esigenza di posticipare i tempi per l'avvio dell'allentamento della politica monetaria.

Per quanto riguarda il principale concorrente del dollaro sul mercato valutario, l'euro, esso oggi mostra una dinamica piuttosto fiacca, scambiando in un range stretto vicino al livello 1.0770 e al prezzo di chiusura della sessione di trading di ieri.

I dati pubblicati stamattina dall'Europa non sono riusciti a fornire supporto alla moneta unica. L'indice dei prezzi al consumo armonizzato (HICP) dell'Eurozona è rallentato a marzo al +2,4% rispetto al +2,6% di febbraio, contro un previsto del +2,6%. L'HICP di base annuale a marzo è sceso al +2,9% rispetto al +3,1% di febbraio, contro un previsto del +3,0%.

I dati sull'inflazione in Germania presentati ieri riflettono anche una riduzione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) dal +2,5% al +2,2% (su base annua), mentre l'indice armonizzato HICP annuale è anch'esso diminuito dal +2,7% al +2,3%, contro un previsto del +2,4%.

Secondo altri dati pubblicati oggi da Eurostat, il tasso di disoccupazione nell'Eurozona si è stabilizzato al 6,5% a febbraio, per il terzo mese consecutivo, sebbene sia risultato superiore al previsto del 6,4%.

Ricordiamo che l'obiettivo di inflazione della BCE è del 2,0%, e i dati odierni continuano a mostrare un graduale rallentamento, esercitando pressione sul vertice della banca verso un'attenuazione della politica monetaria. Questo è un fattore negativo per l'euro e per la coppia EUR/USD.

EUR/USD: una nuova opportunità si presenta per il dollaro

Dal punto di vista tecnico, al di sotto delle chiavi delle zone di resistenza a 1.0840 (EMA 50 sul grafico giornaliero), 1.0830 (EMA 144 sul grafico giornaliero), 1.0815 (EMA 200 sul grafico giornaliero), l'EUR/USD rimane all'interno della zona del mercato ribassista a medio termine, e al di sotto dei livelli chiave di resistenza a 1.0900 (EMA 144 sul grafico settimanale), 1.0980 (EMA 200 sul grafico settimanale) nella zona del mercato ribassista a lungo termine.

Nella situazione attuale si dovrebbe dare la preferenza alle posizioni corte in EUR/USD. Il superamento del minimo di oggi a 1.0764 potrebbe essere il primo segnale per nuove posizioni.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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