In Europa continua il lungo weekend, quindi non aspettatevi alcuna attività sul mercato. È quasi certo che il mercato continuerà a segnare il passo, in una sorta di stagnazione. Inoltre, il calendario macroeconomico è completamente vuoto. Quindi anche i trader americani non avranno nulla a cui aggrapparsi. Tuttavia, data la portata complessiva del rialzo del dollaro negli ultimi giorni, il mercato è chiaramente destinato ad un rimbalzo. Almeno locale. Ma non aspettatelo fino a domani. E anche allora, questo è estremamente improbabile. Molto probabilmente gli investitori aspetteranno fino a mercoledì, quando verranno pubblicati i dati preliminari sull'inflazione nell'area euro. Dopo tutto, domani non verranno pubblicati dati macroeconomici veramente significativi.
Alla fine della scorsa settimana, la coppia di valute EUR/USD si è stabilizzata al di sotto del livello di 1,0800, il che indica un atteggiamento prevalentemente ribassista tra i partecipanti al mercato.
Dal punto di vista dello strumento RSI, nei periodi M30, H1 e H4, l'indicatore si muove nella sua area inferiore 30/50, indicando un aumento del volume delle posizioni corte sull'euro.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, le linee mobili MA sono dirette verso il basso, che corrisponde alla direzione del ciclo discendente
Aspettative e prospettive
Un calo dei prezzi al di sotto di 1,0770 potrebbe indicare un nuovo ciclo di aumento del volume delle posizioni corte, che spingerà il tasso di cambio dell'euro verso il livello di 1,0700. Per quanto riguarda lo scenario alternativo, si considera il movimento lungo il livello di 1,0800.
L'analisi completa degli indicatori nei periodi a breve termine e intraday indica un ciclo al ribasso.