C'è una forte probabilità che l'OPEC prolungherà l'accordo di limitazione della produzione, con conseguente ulteriore calo delle forniture. Inizialmente, nel primo trimestre dell'anno, l'OPEC ha concordato di tagliare le forniture totali di 2,2 milioni di barili al giorno e di incontrarsi all'inizio di marzo per decidere se prorogare ulteriormente la riduzione per un altro trimestre. A causa di molteplici ostacoli, il prezzo del petrolio ha oscillato in un range stretto.
Alcuni esperti prevedono che l'OPEC prorogherà i tagli fino alla fine dell'anno in corso, il che sosterrà i prezzi e spingerà il mercato petrolifero più vicino al deficit.
Inoltre, le aspettative di continui tagli alla produzione da parte dell'OPEC nel secondo trimestre mettono sotto pressione il sentiment. Si presume che la domanda debole persista.
Comunque, gli spread temporali per i contratti futures sul greggio Brent si sono ampliati. E dato che i mercati prevedono un rafforzamento dei prezzi nei prossimi mesi, il passaggio ad una più forte backwardation (struttura del mercato) sarà supportato da un atteggiamento più rialzista.
La contrazione dei mercati fisici e le preoccupazioni sulla crescita economica in Cina, così come i tassi di interesse più alti negli Stati Uniti, stanno mantenendo i prezzi del petrolio in un range.
Gli spread sia per il Brent che per il West Texas Intermediate sono in backwardation da un po' di tempo ormai, e il divario si sta ampliando, suggerendo che il mercato si restringerà in futuro.