FX.co ★ USD/JPY verso i massimi: la reazione alle dichiarazioni del vicegovernatore della Banca del Giappone

Stamattina, lo yen giapponese ha subito una forte svendita contro il dollaro statunitense, dopo la dichiarazione di ieri di un alto rappresentante della Banca del Giappone. "Anche se la banca interrompe la politica dei tassi di interesse negativi, è difficile immaginare un percorso in cui inizierà rapidamente ad aumentare i tassi di interesse", ha commentato giovedì il vicegovernatore della Banca del Giappone, Shinichi Uchida, parlando con i leader aziendali locali a Nara.

Ha inoltre sottolineato che una volta che la banca metterà fine alla sua politica di tassi di interesse negativi, le condizioni finanziarie rimarranno allentate e che eventuali manovre successive nella politica monetaria avverranno gradualmente, basandosi sui dati disponibili.

Come ho già evidenziato, in questo contesto lo yen si è notevolmente indebolito rispetto al dollaro, riportando il tasso di cambio USD/JPY verso i massimi annui. Per ulteriori sviluppi del trend rialzista, bisogna superare il livello di 149.00, il che rafforzerà la posizione degli acquirenti e aprirà la strada verso 149.60 e 150.00. Si potrà parlare di un ritorno della pressione ribassista solo dopo la rottura del supporto più vicino a 148.35, che spingerà il dollaro al di sotto di 147.90 e 147.60.

Attualmente, sul mercato degli swap, si osserva una minima variazione della probabilità di un rialzo dei tassi di interesse nel mese di marzo, che è scesa al 20%. Tuttavia, le probabilità di un inasprimento della politica entro aprile sono superiori al 70% e al 100% entro giugno.

Nonostante la Banca centrale giapponese non si affretti a normalizzare la propria politica, i commenti di Uchida hanno rafforzato le opinioni predominanti sull'avvicinarsi del primo aumento dei tassi in Giappone dal 2007. Sebbene il responsabile non abbia accennato a tempistiche specifiche per questa manovra, l'attenzione che Uchida ha dedicato alla descrizione delle condizioni di mercato successivamente a questa decisione può essere considerata un supporto alle argomentazioni a favore di una stretta della politica monetaria nei prossimi mesi.

"Dato che l'allentamento su larga scala è già in atto da oltre 10 anni, indipendentemente dai tempi di revisione della politica, la Banca deve continuare ad agire attivamente sul mercato obbligazionario per evitare discontinuità prima e dopo la revisione della politica monetaria", ha dichiarato Uchida.

Il vicegovernatore ha anche avvertito gli investitori stranieri di non fare ipotesi troppo estese sulla traiettoria della politica della Banca del Giappone basandosi sui loro mercati e sulla loro economia. Ha affermato che le valutazioni economiche utilizzate per determinare i livelli appropriati dei tassi di interesse all'estero potrebbero non essere applicabili in Giappone a causa delle aspettative sui prezzi.

Più della metà degli economisti intervistati dall'agenzia Bloomberg a gennaio prevede che la fine dell'attuale regime di tassi negativi nel mondo avverrà ad aprile di quest'anno.