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FX.co ★ L'incertezza geopolitica continuerà a sostenere i prezzi dei metalli preziosi

L'incertezza geopolitica continuerà a sostenere i prezzi dei metalli preziosi

L'incertezza geopolitica continuerà a sostenere i prezzi dei metalli preziosi

Secondo un'indagine sulle materie prime della Banca Mondiale, l'instabilità geopolitica, come al solito, ha influenzato il mercato dell'oro: la domanda di asset rifugio potrebbe portare a ulteriori aumenti del prezzo, poiché qualsiasi potenziale escalation del conflitto tra Israele e Hamas creerebbe ulteriore caos in Medio Oriente.

Lunedì, l'istituto finanziario internazionale ha pubblicato una previsione per il mercato delle materie prime, in cui si afferma che nel 2024 il prezzo medio dell'oro aumenterà del 6%, prima che il mercato si raffredderà nel 2025.

Nel rapporto si legge che il conflitto in Medio Oriente potrebbe portare a un aumento dell'incertezza globale. Se il conflitto dovesse aggravarsi, ciò si rifletterà notevolmente sul prezzo del metallo giallo.

La previsione ottimistica della Banca Mondiale per l'oro è condizionata dal fatto che, secondo gli analisti, il conflitto in corso avrà un forte impatto sui mercati delle materie prime, dall'energia all'agricoltura. L'escalation del conflitto rappresenta un serio rischio per i mercati delle materie prime, in quanto una significativa parte delle forniture di petrolio mondiali proviene da quella regione. I ritardi nelle forniture e i balzi nei prezzi delle fonti energetiche influenzeranno anche altre materie prime a causa dell'aumento dei costi di produzione, dell'aumento dei prezzi alimentari, dei metalli, e quant'altro.

Sebbene la domanda geopolitica dell'oro come bene rifugio non si sia mai rivelata un fattore trainate costante per il mercato dei metalli preziosi, gli analisti della Banca Mondiale hanno notato che questa volta potrebbe essere proprio così.

Per quanto riguarda l'impatto del nuovo caos sull'oro, la Banca Mondiale ha osservato che, siccome il prezzo era sceso al minimo di sette mesi, il metallo giallo ha chiuso il terzo trimestre con una perdita del 3%. Invece dall'inizio di ottobre il prezzo è aumentato di oltre l'8%.

Nonostante il duro conflitto in Medio Oriente, il prezzo dell'oro è stato influenzato dalla politica monetaria aggressiva della Federal Reserve, che ha intenzione di continuare con la stessa politica nel prossimo futuro.
La posizione aggressiva della Federal Reserve ha portato a un aumento del rendimento dei titoli decennali al massimo di 16 anni, che si è avvicinato al 5%, mentre il dollaro è salito quasi al massimo annuale.

Secondo gli analisti, la recente divergenza tra i prezzi dell'oro e il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni protetti dall'inflazione presuppone che i rischi geopolitici e l'incertezza economica hanno superato l'impatto degli alti tassi di interesse sul costo di detenere oro.

La Banca Mondiale è ottimista non solo sull'oro, ma anche sull'argento, prevedendo che il suo prezzo dovrebbe aumentare ulteriormente entro il 2024. L'incertezza geopolitica continuerà a sostenere i prezzi dei metalli preziosi

Secondo gli analisti, nel 2023 il prezzo dell'argento aumenterà dell'8%, nel 2024 rimarrà stabile e solo nel 2025 diminuirà poiché scompariranno le preoccupazioni sull'inflazione e la recessione, e l'economia inizierà a riprendersi.

Nel 2024 il prezzo rimarrà stabile grazie a una domanda di investimenti relativamente alta. La domanda industriale di argento continua a essere sostenuta dalla crescente richiesta legata all'elettrificazione dei trasporti, ai prodotti fotovoltaici solari e ai componenti elettronici. L'attività industriale rappresenta quasi la metà del consumo.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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