Ieri sera è stato pubblicato il verbale del FOMC, mentre oggi è stato pubblicato il verbale della BCE. Il primo è stato più prevedibile ma meno interessante. Adesso, esamineremo il verbale dell'ultima riunione della BCE. Dunque, da dove dovremmo iniziare? Prima di tutto, va detto che entrambi i verbali non hanno "scoperto l'America". Se nel documento americano c'era più tono "falco" rispetto alle aspettative del mercato, nel verbale della BCE si è visto un tono più "colomba". Ma nel complesso, entrambi questi documenti non hanno avuto un grande impatto sul sentiment del mercato.
Nel verbale della BCE si legge che alcuni membri del Consiglio direttivo hanno votato contro l'aumento dei tassi di interesse, ma la decisione di inasprire la politica monetaria al termine della riunione di settembre è stata approvata dalla maggioranza. Inoltre, è stata rivisto al rialzo la previsione sull'inflazione core per i prossimi due anni. In seguito, sono stati presentati argomenti sui quali la BCE sembra non essere del tutto certa. Si è supposto che il comitato per la politica monetaria sia più preoccupato dalla situazione economica e da una possibile recessione che dall'inflazione e dai tempi per il raggiungimento del target del 2%. Il tasso di interesse sui depositi al 4% potrebbe corrispondere al ritorno dell'inflazione al livello obiettivo, ma dovrebbe essere mantenuto a quel livello per molto tempo.
Sulla base di quanto detto, si può trarre la seguente conclusione. La retorica della Federal Reserve, seppur leggermente attenuata, resta più aggressiva rispetto a quella della BCE. Entrambe le banche centrali sono preoccupate da una possibile recessione, ma la Fed ha meno motivi di preoccupazione. Il tasso di interesse della Fed è molto più alto e potrebbe riportare l'inflazione negli Stati Uniti al 2% molto più velocemente di quanto il tasso della BCE riporterà l'inflazione nell'UE.
Come si collega tutto questo all'analisi delle onde? Credo che il contesto giornalistico sia più favorevole al rafforzamento della valuta americana. Pertanto, dovremmo assistere a un calo di entrambi gli strumenti nelle prossime settimane e mesi. E questo scenario è pienamente coerente con l'attuale grafico delle onde, che implica la costruzione di almeno una struttura discendente di tre onde. E forse anche di cinque onde, il che peggiora ulteriormente le prospettive dell'euro e della sterlina fino alla fine del 2023.
Alla luce dell'analisi effettuata, concludo che la costruzione di una sequenza discendente continua. Gli obiettivi intorno al livello di 1,0463 sono stati perfettamente raggiunti, e un tentativo fallito di superare questa soglia indica la disponibilità del mercato a costruire un'ondata correttiva. Nelle mie ultime analisi ho avvertito che vale la pena considerare la chiusura di posizioni corte, poiché la probabilità di costruire un'onda al rialzo è molto alta. Un tentativo fallito di superare 1.0637, che corrisponde al 100,0% di Fibonacci, segnalerà la prontezza del mercato a riprendere il calo. In tal caso, suggerisco nuove vendite con un obiettivo a 1,0463.