FX.co ★ Dollaro/Indici: alla vigilia di comunicati importanti

Il dollaro mostra segni di indebolimento all'inizio della sessione di negoziazione europea di oggi. È probabile che gli investitori stiano già iniziando a prepararsi per la pubblicazione dei principali dati macro per gli Stati Uniti venerdì, chiudendo parzialmente le posizioni lunghe sul dollaro: alle 12:30 (GMT) il Dipartimento del Lavoro americano pubblicherà il suo rapporto mensile con i dati sui principali indicatori del mercato del lavoro del paese per il mese di settembre.

I dati sul mercato del lavoro, insieme ai dati sull'inflazione e sul PIL, sono cruciali per la Fed nel prendere decisioni sulla politica monetaria. Pertanto, i partecipanti al mercato seguono attentamente questo rapporto, e la volatilità sul mercato durante la sua pubblicazione di solito aumenta notevolmente, specialmente nei tassi di cambio del dollaro.

Nel complesso, ci si aspetta un rapporto abbastanza positivo. Secondo le previsioni, a settembre la disoccupazione è scesa dello 0,1%, tornando al livello di maggio (i dati precedenti erano del 3,8% ad agosto, del 3,5% a luglio, del 3,6% a giugno, del 3,7% a maggio), e l'economia americana ha creato 170.000 nuovi posti di lavoro (nel settore non agricolo). Nel frattempo, i salari hanno continuato ad aumentare (+0,3% dopo +0,2% ad agosto), esercitando pressione sui prezzi al consumo.

Secondo le stime degli economisti, l'economia degli Stati Uniti dovrebbe creare fino a 150.000 nuovi posti di lavoro ogni mese (nel settore non agricolo) per mantenere la stabilità sul mercato del lavoro. Quindi, ci si aspetta un rapporto abbastanza positivo che confermi le recenti osservazioni del presidente della Fed, Powell, sulla tensione nel mercato del lavoro nazionale. In combinazione con dati macroeconomici chiave positivi e un'inflazione ancora alta, che, tra l'altro, ha ricominciato a crescere negli ultimi 2 mesi, ciò crea le condizioni per mantenere i tassi di interesse della Fed a livelli elevati, che è a sua volta un fattore fondamentale rialzista per il dollaro.

Oggi, come ho già notato sopra, il dollaro sta perdendo terreno. Tuttavia, il suo indebolimento dovrebbe essere attribuita ad una correzione dopo l'impressionante crescita di ieri. Ieri, l'indice DXY ha raggiunto un nuovo massimo da dicembre 2022, toccando quota 107,05, e solo negli ultimi 3 mesi il DXY ha guadagnato oltre il 5,2% (nel frattempo, l'ampio indice di mercato azionario americano S&P500 ha perso circa l'8,5% da agosto).

Oggi, tra l'altro, i partecipanti al mercato riceveranno alcune informazioni sullo stato del mercato del lavoro americano: alle 12:15 (GMT), la società Automatic Data Processing (ADP) presenterà il suo rapporto mensile sull'occupazione nel settore privato dell'economia americana per settembre. Questo rapporto viene spesso considerato un precursore del rapporto ufficiale del Dipartimento del Lavoro e di solito ha un forte impatto sul mercato e sui tassi di cambio del dollaro, anche se di solito non c'è una correlazione diretta con i Non-Farm Payrolls. Si prevede una crescita di +153.000 nuovi posti di lavoro (dopo +177.000 di agosto).

I dati forti avranno un impatto positivo sul dollaro, mentre una diminuzione dell'indicatore potrebbe influenzarlo negativamente. In ogni caso, durante la pubblicazione di questo rapporto, si potrebbe verificare un aumento della volatilità del mercato, soprattutto nei tassi di cambio del dollaro. La volatilità tornerà ad aumentare alle 14:00 con la diffusione del rapporto dell'ISM sul settore dei servizi dell'economia statunitense. Altri dati del rapporto includono l'indice dell'occupazione nel settore dei servizi e l'indice dell'attività commerciale. Si prevede un relativo calo del PMI, a 53,6 da 54,5 di agosto. Nonostante il relativo calo, si tratta di un dato elevato, ben al di sopra della soglia dei 50 che separa la crescita dell'attività dal suo rallentamento.

Pertanto, la sessione di negoziazione americana promette molte opportunità di trading, soprattutto, per i partecipanti al mercato che seguono i tassi di cambio del dollaro e gli indici azionari americani.