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FX.co ★ Il dollaro si sta rafforzando, mentre l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi. Panoramica di USD, EUR, GBP

Il dollaro si sta rafforzando, mentre l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi. Panoramica di USD, EUR, GBP

Per la prima volta da novembre 2022 si è formata una posizione netta rialzista; il posizionamento totale in dollari USA è di 2,7 miliardi, variazione settimanale +4,685 miliardi. Tutte le principali valute hanno peggiorato le loro posizioni contro il dollaro, ad eccezione del franco svizzero.

Il dollaro si sta rafforzando, mentre l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi. Panoramica di USD, EUR, GBP

Il mercato vede i risultati della riunione della Fed della scorsa settimana come rialzisti per il dollaro statunitense. La previsione mediana per il tasso di interesse è stata aumentata per il prossimo anno dal 4,6% al 5,1%, mentre per il 2025 dal 3,4% al 3,9%. Ciò significa che la Fed inizierà a tagliare i tassi decisamente più tardi del previsto in estate, cioè il periodo di tassi elevati si prolungherà. Il mercato dei futures sui tassi della Fed prevede ora la prima riduzione in occasione della riunione del 31 luglio 2024, mentre solo un paio di mesi fa la prima riduzione era prevista per maggio.

Perché accade questo? La ragione principale è la domanda eccessiva, che non accenna a diminuire. La previsione dell'inflazione per l'anno in corso è stata aumentata dal 3,2% al 3,3%, e la previsione del PIL è passata dall'1% al 2,1%. Inoltre, la previsione del PIL per il 2024 è aumentata dall'1,1% all'1,5%, il che significa che la Federal Reserve non vede una minaccia di recessione nemmeno in condizioni finanziarie restrittive.

Per cui, la logica della Federal Reserve appare essere la seguente: la domanda rimane elevata, l'economia cresce, quindi è necessario prolungare il periodo di tassi di interesse alti, poiché l'inflazione avrà la tendenza di rallentare più lentamente.

Il dollaro si sta rafforzando, mentre l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi. Panoramica di USD, EUR, GBP

Indubbiamente, questa valutazione della situazione economica degli Stati Uniti è chiaramente favorevole al dollaro, poiché mantiene rendimento elevato in un contesto di crescita economica.

Il mercato valutario ha risposto ai risultati della "parata delle banche centrali" della settimana scorsa con una crescente domanda di dollaro. La sterlina continua a seguire una traiettoria discendente dopo la sorpresa "accomodante" della Banca d'Inghilterra. Lo yen rimane sotto pressione dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto invariata la sua politica monetaria estremamente soft e non ha dato alcun segnale di cambiamento nella politica monetaria nel prossimo futuro.

L'evento principale di questa settimana saranno i dati sull'inflazione negli Stati Uniti e in Europa che saranno pubblicati venerdì. Una possibile decelerazione dell'inflazione sopra le previsioni fornirà un sostegno al mercato obbligazionario, consentendo ai mercati di speculare su una riduzione più rapida dei tassi di interesse.

EUR/USD

L'evento principale di oggi è la pubblicazione dell'indicatore IFO tedesco di settembre; sono attesi anche gli interventi dei rappresentanti della BCE Lagarde, Chabelle e Villeroy.

Le previsioni sull'indice IFO suggeriscono un ulteriore calo dell'ottimismo aziendale. L'indice PMI composito della zona euro è leggermente aumentato a settembre da 46,7 a 47,1, ma rimane comunque in zona di rallentamento. Le previsioni indicano che nel terzo trimestre il PIL dell'Eurozona dovrebbe diminuire dello 0,4%, con la principale minaccia rappresentata dal continuo calo della produzione.

Prima o poi, il processo di riduzione delle scorte porterà a un aumento dell'attività produttiva, ma non ci si deve aspettare ciò nei prossimi mesi. Pertanto, la minaccia che l'economia dell'area dell'euro entri in recessione con un'inflazione superiore a quella degli Stati Uniti non permetterà all'euro di riprendere la sua crescita contro il dollaro.

La posizione netta lunga in euro è diminuita durante la settimana in esame di 1,588 miliardi a 13,613 miliardi, il minimo dal mese di novembre dello scorso anno. Il prezzo di liquidazione è inferiore alla media a lungo termine, l'andamento è debole.

Il dollaro si sta rafforzando, mentre l'euro e la sterlina continuano a indebolirsi. Panoramica di USD, EUR, GBP

L'euro è sceso nella zona di supporto di 1,0605/35, aggiornando contemporaneamente il minimo di maggio. La probabilità che si sviluppi un movimento al ribasso è alta, il prossimo obiettivo è un minimo locale di 1,0514. Non c'è motivo per un'inversione al rialzo; i rialzisti dell'euro possono contare solo sul consolidamento nell'intervallo con il limite superiore di 1,0735 prima della prossima ondata di ribasso.

GBP/USD

La Banca d'Inghilterra ha lasciato invariato il tasso di interesse al 5,25% con un margine minimo di voti. Invece di aumentare i tassi, la Banca ha aumentato il ritmo della stretta quantitativa da 80 miliardi di sterline a 100 miliardi di sterline all'anno al fine di garantire un programma di rimborso più ampio per l'anno successivo.

La Banca d'Inghilterra ha lasciato spazio per ulteriori aumenti del tasso di interesse, ribadendo che "ulteriori misure di restrizione della politica monetaria saranno necessarie se ci saranno segnali di pressioni inflazionistiche più persistenti". Il mercato vede una probabilità di circa il 70% di un altro aumento all'inizio del prossimo anno.

Per quanto riguarda la crescita economica, la Banca d'Inghilterra prevede una crescita modesta per l'anno in corso, il che crea le condizioni per ulteriori pressioni su GBP/USD. L'inflazione nel Regno Unito è più alta mentre il tasso di crescita del PIL è inferiore rispetto agli Stati Uniti, il che significa che il rendimento reale negli Stati Uniti è attualmente più elevato. Per quanto riguarda l'inizio del ciclo di riduzione dei tassi di interessi, le previsioni sia per il tasso della Fed che per il tasso della Banca d'Inghilterra collocano i primi passi verso la riduzione nella seconda metà del 2024, cioè anche qui la sterlina non ha alcun vantaggio.

Durante la settimana in esame la posizione netta in GBP è diminuita di 996 milioni a 2,609 miliardi, il prezzo di liquidazione continua a scendere rapidamente.

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La sterlina ha raggiunto un nuovo minimo locale e non ci sono basi per un'inversione. Il tentativo di una correzione al rialzo è limitato dalla resistenza a 1.2307, con il prossimo obiettivo situato al livello tecnico di 1.2074, mentre l'obiettivo a lungo termine si trova nella zona di supporto a 1.1740/90.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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