Mentre il mercato azionario statunitense, in particolare l'ampio indice S&P 500, si sta gradualmente avvicinando ai suoi massimi annuali, secondo Morgan Stanley, tutto sta andando esattamente come nel 2019, che è stato uno dei migliori per l'S&P 500 negli ultimi anni.
In quell'anno gli investitori hanno ottenuto un profitto del 29%. "I dati che abbiamo oggi indicano che siamo alla fine di un ciclo ribassista", si legge nella nota. L'esempio più recente di tale periodo si è verificato nel 2019, quando la Federal Reserve ha fatto una pausa e successivamente ha tagliato i tassi di interesse. Questa decisione ha contribuito a un continuo rally sul mercato azionario, che è stato guidato quasi esclusivamente da multipli e non dai profitti delle aziende. Se non fosse stato per l'anno di crisi del 2020, segnato dall'inizio della pandemia di coronavirus, non si sa dove tutto ciò avrebbe portato.
Quest'anno l'S&P 500 è già cresciuto del 19%. Gli investitori hanno completamente ignorato le dichiarazioni dei rappresentanti della Federal Reserve nel primo semestre riguardo alla probabilità di una recessione, e si è dimostrato che hanno fatto bene. Secondo gli ultimi dati, l'economia degli Stati Uniti sta andando meglio del previsto e sta affrontando bene i tassi d'interesse elevati, alimentando le speranze di un "atterraggio morbido" l'anno prossimo. "L'analogia con il 2019 implica di per sé un potenziale di crescita maggiore per l'indice", si legge nella nota analitica.
Tuttavia, è importante sottolineare che la Federal Reserve ha abbassato i tassi per gran parte del 2019, il che ha contribuito alla crescita del mercato. Una storia simile potrebbe ripetersi nel 2024, quando, raggiunti i suoi obiettivi di inflazione, per non portare l'economia in una recessione, il regolatore potrebbero iniziare a ridurre attivamente i tassi.
Ricordiamo che la scorsa settimana i funzionari della Federal Reserve hanno nuovamente alzato il costo del denaro. Sebbene il presidente Jerome Powell abbia indicato segnali incoraggianti, sottolineando che l'aumento dei tassi di interessi sta contenendo le pressioni dei prezzi, ha ribadito che i politici hanno ancora molta strada da fare per riportare l'inflazione al loro obiettivo del 2%.
Da notare che all'inizio dell'anno, Morgan Stanley aveva una visione più negativa, segnalando che il rischio di una recessione era molto più probabile rispetto al passato. Ora, gli strateghi della società stanno considerando scenari in cui l'economia degli Stati Uniti potrebbe entrare in un nuovo ciclo di crescita anche senza una recessione tecnica. Per questo motivo, i dati statistici macroeconomici che arriveranno nell'autunno saranno di fondamentale importanza per la Federal Reserve, che vorrebbe porre fine al ciclo di politica restrittiva ma al momento non vede la possibilità per farlo.
Per quanto riguarda il quadro tecnico dell'S&P 500, la domanda per l'indice rimane. Gli acquirenti hanno possibilità di continuare il trend rialzista, ma devono rimanere sopra il livello di 4582$. Da questo livello, potrebbe verificarsi uno scatto verso i 4609$. Altrettanto importante per i tori sarà il controllo del livello di 4637$, che consentirebbe di rafforzare il mercato rialzista. Nel caso di un movimento al ribasso sullo sfondo di una ridotta domanda di propensione al rischio, gli acquirenti dovrebbero farsi sentire intorno ai 4582$. La rottura di questo livello porterà velocemente lo strumento di trading indietro fino ai 4557$ e aprirà la strada verso i 4539$.