L'ipercomprato del dollaro è stato oggetto di discussione da tempo, specialmente considerando che questa situazione si è solo aggravata. È comprensibile che in tali circostanze il mercato cerchi qualsiasi pretesto per almeno una correzione minore. E i dati finali sugli indici di attività economica negli Stati Uniti sono diventati tale pretesto, risultando leggermente inferiori alle stime preliminari. Ad esempio, l'indice di attività economica nel settore dei servizi è stato di 54,9 punti invece di 55,1 punti. Nel frattempo, l'indice composito di attività economica si è attestato a 54,3 punti, rispetto alla stima preliminare di 54,5 punti. Gli stessi indici sono comunque in crescita, considerando che il mese precedente l'indice di attività economica nel settore dei servizi era di 53,6 punti e l'indice composito di 53,4 punti. Ma anche una modesta crescita degli indici è stata sufficiente per indebolire il dollaro in modo deciso.
Ma diciamoci la verità, il dollaro rimane fortemente sopravvalutato e il mercato continuerà a cercare qualsiasi pretesto per indebolire ulteriormente la valuta statunitense. E oggi i dati sulle vendite al dettaglio nella zona euro potrebbero essere idonei a tale scopo, poiché si prevede che il tasso di declino si riduca da -3,8% a -3,7%. Naturalmente, si tratta di una variazione minima, ma ieri è bastato anche meno per un netto indebolimento del dollaro.
Il tasso di cambio euro-dollaro USA ha rallentato il suo movimento al ribasso intorno al livello di 1,0680. Di conseguenza, è emersa una graduale crescita delle posizioni long, che ha portato a una parziale ripresa del tasso di cambio. Si potrebbe ipotizzare che in caso di superamento del livello di 1,0750, il ciclo di crescita continuerà a formarsi, portando al rinnovo del massimo locale della settimana scorsa. Per quanto riguarda lo scenario al ribasso, in caso di consolidamento del prezzo al di sotto del livello di 1,0700, potrebbe verificarsi un aumento delle posizioni short.
Per quanto riguarda la coppia di valute GBP/USD, si è osservato un rimbalzo del prezzo dalla zona di supporto di 1,2350, a cui il tasso di cambio si è avvicinato di recente. Il mantenimento stabile del prezzo al di sopra del livello di 1,2450 permette una successiva crescita del valore della sterlina britannica. Al contrario, un ritorno del prezzo al di sotto del livello di 1,2400 potrebbe portare a un ulteriore tentativo di rompere il livello di supporto di 1,2350.