Nel fine settimana scorso, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente della Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, hanno finalmente trovato un accordo e deciso di sospendere il tetto del debito di 31,4 trilioni di dollari e limitare delle spesa pubblica per i prossimi due anni. Entrambi i leader esprimono fiducia nel fatto che i membri del Partito Democratico e del Partito Repubblicano sosterranno il loro accordo.
Negli ultimi anni, tali discussioni tese erano regolari, ma alla fine si sono sempre concluse con un accordo, evitando così un default.
Questa situazione storicamente complessa avrebbe potuto contribuire alla stabilizzazione dei prezzi, ma ciò non è avvenuto, così come non sono chiare le informazioni sulla ripresa della Cina.
Da un lato, i dati PMI mostrano una ripresa disomogenea dell'attività economica, ma dall'altro, grazie alle segnalazioni sulle importazioni in aumento, c'è una domanda crescente di petrolio.
La situazione diventa ancora più complicata poiché, secondo quanto riportato da Bloomberg, l'OPEC+ non è ancora in grado di prendere una decisione sulla produzione. L'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati si riuniranno il 4 giugno.
Secondo quanto riportato con riferimento al Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, Abdulaziz bin Salman, ci sono segnali di un'ulteriore riduzione della produzione.
Secondo quanto riportato con riferimento al Vice Primo Ministro della Russia, Alexander Novak, la Russia ha una produzione stabile al livello attuale.
Secondo Bloomberg, il calo del prezzo del petrolio dall'inizio dell'anno si è ridotto dal 14% all'inizio di questo mese al solo 9% all'inizio di questa settimana.
FX.co ★ La situazione con il petrolio si complica
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La situazione con il petrolio si complica
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