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FX.co ★ Il FMI mette in guardia la BCE e la Banca d'Inghilterra

Il FMI mette in guardia la BCE e la Banca d'Inghilterra

L'euro e la sterlina stanno gradualmente perdendo le loro posizioni contro il dollaro e, molto probabilmente, continueranno a farlo. Nei prossimi giorni verranno pubblicati alcuni dati statistici riguardanti l'economia europea e l'inflazione statunitense, che difficilmente saranno entusiasmanti. Un esempio recente sono i dati di ieri sul tasso di crescita del PIL degli Stati Uniti per il primo trimestre di quest'anno.

E mentre i politici americani riflettono se sia il momento di rallentare, l'élite europea continua a insistere sulla necessità di combattere l'elevata inflazione, in particolare i prezzi di base, con i quali la zona euro ha effettivamente problemi. Lo stesso vale per la Banca d'Inghilterra, dove i politici vorrebbero allentare la presa, ma non riescono ancora a farlo.

Il FMI mette in guardia la BCE e la Banca d'Inghilterra

Tuttavia, ci sono alcuni che sono del tutto insoddisfatti di ciò che sta accadendo nel settore bancario. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, le banche centrali europee dovrebbero preoccuparsi di potenziali problemi: dall'intensificarsi della crisi finanziaria alle divergenze nei rendimenti obbligazionari. E tutto ciò avviene per la stessa ragione che ho menzionato in precedenza: il percorso verso ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

"I rischi inflazionistici ripongono sui funzionari il carico di ulteriore stretta", si legge nel rapporto del creditore di Washington pubblicato oggi. "Tuttavia, dovrebbero mantenere la flessibilità nel caso di nuove tensioni, simili alle recenti agitazioni emersi negli Stati Uniti, che alla fine hanno danneggiato il Credit Suisse Group AG".

"Se le riserve di capitale e liquidità tra le banche della zona euro e del Regno Unito sono in grado di garantire un cuscino di sicurezza, i recenti problemi nel settore bancario statunitense mostrano come le difficoltà di liquidità possano manifestarsi improvvisamente", afferma il comunicato del FMI. "Un altro episodio simile al Credit Suisse Group AG potrebbe minare i cuscini di sicurezza, in particolare tra le banche con indicatori fondamentali più deboli".

Ora molte banche centrali in tutta Europa continuano ad aumentare i tassi, il che sta iniziando a danneggiare i prestiti. La popolazione e le aziende, abituate a risorse di prestito accessibili ed economiche, stanno affrontando sempre più problemi, il che potrebbe sfociare in una nuova crisi del credito. È proprio questo che temono i funzionari europei, che non hanno ancora deciso di quanto bisogna aumentare il tasso nella prossima riunione.

Il rapporto elenca l'intero spettro di rischi che gli organi direttivi della regione affrontano nelle fasi dei loro cicli di stretta della politica monetaria. Consigliando loro di procedere con cautela, il FMI ha anche avvertito che, in particolare, la Banca centrale europea dovrebbe continuare ad aumentare i tassi, ma farlo con estrema prudenza.

"L'inflazione core elevata e potenzialmente più persistente del previsto, richiede una politica monetaria rigida fino a quando l'inflazione core non tornerà fermamente agli obiettivi della banca centrale", si legge nel comunicato del Fondo. "Un altro fattore che indica i rischi inflazionistici è la prova che la contrazione economica in molti paesi europei potrebbe essere inferiore alle prevesioni".

Per quanto riguarda il quadro tecnico dell'EUR/USD, i tori hanno ancora tutte le possibilità di continuare la crescita, ma difficilmente raggiungeranno il massimo mensile. Per farlo, bisogna rimanere sopra 1.1000 e prendere il controllo di 1.1030. Questo permetterà di andare oltre 1.1060. Da questo livello è possibile salire a 1.1100. In caso di calo dello strumento di trading, solo intorno a 1.1000 mi aspetto azioni da parte dei grandi acquirenti. Se non ci sarà nessuno lì, sarebbe meglio aspettare l'aggiornamento del minimo a 1.0960 o aprire posizioni long dal livello 1.0940.

Per quanto riguarda il quadro tecnico del GBP/USD, i tori continuano a controllare il mercato. Per ulteriori sviluppi del trend è necessario prendere il livello 1.2490. Solo il superamento di questo livello rafforzerà la speranza di ulteriore recupero verso 1.2520, dopodiché sarà possibile parlare di un balzo più deciso della sterlina verso l'alto, intorno a 1.2545. In caso di calo della coppia, gli orsi cercheranno di prendere il controllo di 1.2455. Se riusciranno a farlo, la rottura di questo intervallo colpirà le posizioni dei tori e farà scendere il GBP/USD al minimo di 1.2420 con la prospettiva di uscire a 1.2380.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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