La scorsa settimana è stata un'altra settimana frenetica per il mercato dell'oro. Ma nonostante l'elevato ottimismo degli acquirenti, il metallo giallo non è ancora pronto a raggiungere nuovi massimi storici... E nonostante una forte pressione da parte dei venditori, l'oro è comunque riuscito a mantenere il prezzo sopra i 2000 dollari l'oncia in vista del fine settimana.
I dati economici hanno contribuito a rafforzare le aspettative secondo cui la Fed potrebbe aumentare i tassi di interesse di altri 25 punti base il mese prossimo.
Considerando la volatilità di venerdì, l'oro è sulla buona strada per raggiungere i livelli record sopra i 2.075 dollari l'oncia. Ed è probabile che accada quest'anno. Ma non nel prossimo futuro.
Secondo gli ultimi dati economici, è evidente che gli investitori stanno assumendo una posizione prudente. La scorsa settimana, tutti hanno prestato attenzione al tasso di inflazione. E anche se i prezzi al consumo continuano a scendere, ci sono ancora alcune tendenze preoccupanti nell'economia.
Secondo il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti, l'inflazione annua è aumentata del 5% a marzo, in netto calo rispetto al 6% di febbraio. Tuttavia, i prezzi al consumo esclusi i costi energetici e alimentari sono rimasti invariati al 5,6%. Ora c'è una crescente minaccia per la Fed che l'aumento dell'inflazione attecchisca nell'economia nel suo complesso.
La stessa tendenza è stata osservata nell'indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti (PPI). In un anno, rispetto al dato di febbraio del 4,6%, i prezzi all'ingrosso sono aumentati del 2,7%. Tuttavia, l'inflazione core è rimasta invariata al 3,4%.
La Fed probabilmente deciderà inasprire nuovamente la politica monetaria aumentando i tassi.
Questo sarà un ostacolo alla crescita dell'oro.
Probabilmente, nella seconda metà dell'anno, anche con un'inflazione persistente, la Federal Reserve sarà costretta a terminare l'attuale ciclo di inasprimento dopo la riunione di maggio per impedire all'economia di entrare in recessione.
Questo diventa evidente nella crisi bancaria. Anche il Fondo monetario internazionale avverte che se i tassi di interesse rimangono elevati per un periodo di tempo più lungo, ciò porterebbe l'economia alla recessione.
La scorsa settimana, il FMI ha annunciato le sue previsioni per una crescita del PIL globale del 2,8% quest'anno, solo un punto al di sotto delle previsioni di gennaio.
Secondo gli analisti valutari, il picco dei tassi di interesse a maggio manterrà il dollaro statunitense nella sua attuale tendenza al ribasso,
creando condizioni confortevoli per il mercato dei metalli preziosi. Intanto, l'oro continua a rimanere in una costante tendenza al rialzo.