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FX.co ★ Pessimismo sul dollaro: scarse opportunità di crescita

Pessimismo sul dollaro: scarse opportunità di crescita

Pessimismo sul dollaro: scarse opportunità di crescita

La valuta statunitense termina la settimana in uno stato instabile, mostrando pessimismo. Per diversi giorni il biglietto verde è stato inferiore all'euro e ora questa tendenza continua. Gli esperti temono che l'USD rimarrà intrappolato in una spirale discendente e perderà l'opportunità di superare l'euro nel breve termine.

Molti analisti concordano sul fatto che la valuta americana sia entrata in una fase negativa per un tempo indefinito. Secondo Luca Mannucci, capo stratega valutario di MPS Capital Services Banca per le Imprese, le cui previsioni sono molto accurate, nel secondo semestre del 2023 l'USD scenderà del 5% contro altre valute. "Entro la fine dell'anno si prevede una recessione negli Stati Uniti. Peraltro, l'inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve rallenterà la crescita economica", aggiunge l'analista.

La previsione di L. Mannucci presuppone un'elevata probabilità di recessione negli Stati Uniti. A peggiorare la situazione è "la lotta aggressiva della Federal Reserve contro l'inflazione e le possibili conseguenze negative legate alle crisi bancarie", ritiene l'esperto. Ricordiamo che il recente ciclo di riduzione dei tassi da parte della Fed è dovuto alle aspettative del mercato riguardo una pausa della stretta monetaria. Inoltre, l'analista richiama l'attenzione sul rischio crescente di un crollo dell'economia americana.

Le ragioni del pessimismo riguardo al dollaro e alla situazione economica sono i deboli dati macroeconomici dagli Stati Uniti. Su questa base, L. Mannucci ritiene che prossimamente la Fed aumenterà il tasso chiave di 25 punti base, mentre la BCE "potrebbe scegliere altri due aumenti di 25 punti base ciascuno". Secondo le previsioni preliminari, un doppio aumento del tasso a maggio e giugno (di 25 punti base) spingerà ulteriormente la politica monetaria verso restrizioni. Di conseguenza, il divario tra le strategie monetarie della BCE e della Fed si ridurrà e ciò sosterrà la coppia EUR/USD.

Tuttavia, la realizzazione di tale scenario indebolirà il dollaro, che potrebbe perdere il 3% rispetto all'euro. Attualmente, il dollaro sta combattendo la depressione, cercando di uscire dalla spirale discendente. Al momento, i suoi sforzi non sono stati coronati da successo, ma i tentativi di risalire continuano. Venerdì mattina, 7 aprile, la coppia EUR/USD era scambiata vicino a 1,0918, dimostrando la fiducia dell'euro, che ha guadagnato vantaggio.

Pessimismo sul dollaro: scarse opportunità di crescita

Il giorno prima, giovedì 6 aprile, la valuta europea ha rapidamente guadagnato slancio dopo la pubblicazione di rapporti economici dalla Germania e dagli Stati Uniti. Secondo i dati attuali, a febbraio la produzione industriale in Germania (tenendo conto delle fluttuazioni stagionali) è aumentata del 2% su base mensile. Ricordiamo che a gennaio questo indicatore era aumentato del 3,7%, sebbene gli analisti si aspettassero un aumento dello 0,1%. Secondo gli esperti, il miglioramento dei dati macroeconomici dalla Germania indica che la più grande economia dell'eurozona eviterà la recessione.

Per quanto riguarda i dati statistici dagli Stati Uniti, si sono rivelati leggermente contraddittori. Secondo il Ministero del Lavoro, nella settimana conclusasi il 1° aprile, il numero di nuove richieste di disoccupazione è diminuito di 18.000. Tuttavia, il dato della settimana precedente è stato rivisto al rialzo: il numero di nuove richieste è stato di 246.000, non 198.000 come precedentemente dichiarato. Insieme ad altri indicatori economici, ciò indica un rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti, secondo gli esperti.

In questo contesto, il nuovo obiettivo della coppia EUR/USD è il livello 1,1000, che è ancora irraggiungibile. Secondo gli esperti, è solo questione di tempo. Recentemente, il tandem si era quasi avvicinato a questo livello, ma poi è sceso di nuovo e ha testato il livello 1,0900. Ora gli sforzi della coppia EUR/USD sono rivolti a consolidare gli attuali risultati. Secondo le osservazioni degli analisti, l'euro difende con successo le posizioni conquistate. Ricordiamo che la statistica europea ha mostrato risultati migliori rispetto a quella americana, per cui la BCE ha valide ragioni per ulteriori aumenti dei tassi di interesse, a differenza della Fed.

Attualmente, l'economia dell'eurozona si è dimostrata più resiliente del previsto, mentre quella americana ha leggermente deluso i mercati. Gli esperti sottolineano un forte indebolimento del mercato del lavoro negli Stati Uniti. In questo contesto, l'indice del dollaro rimane sotto pressione. Secondo i dati attuali, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione hanno mostrato un aumento notevole (a 228.000 rispetto alle 200.000 previste). Precedentemente, era segnalata di una riduzione significativa del numero di posti vacanti negli Stati Uniti (di 630.000). Di conseguenza, i deludenti dati sull'occupazione hanno rafforzato le preoccupazioni riguardo l'arrivo di una recessione negli Stati Uniti.

Secondo gli economisti di Credit Suisse, i rapporti sull'occupazione nel settore non agricolo americano, che verranno pubblicati la prossima settimana, avranno un'importanza cruciale per la coppia EUR/USD. Gli esperti stimano che dati forti del rapporto NFP spingeranno la Fed a rinunciare alla retorica accomodante. Ciò provocherà un nuovo ciclo di rafforzamento del dollaro. Tuttavia, gli esperti di Credit Suisse rimangono cauti nelle loro previsioni e mantengono l'attuale strategia, che prevede un indebolimento del biglietto verde rispetto all'euro.

Una particolare attenzione nel prossimo rapporto NFP sarà data a fattori come il livello di occupazione e i salari. L'analisi di questi aspetti aiuterà gli investitori a capire se aspettarsi ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed o se il regolatore prenderà una pausa. La prossima settimana, l'attenzione dei mercati si concentrerà sui dati dell'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti (US CPI), che verranno pubblicati mercoledì 12 aprile. Alla luce di questi dati, gli esperti non escludono che il regolatore potrebbe rivedere il tasso chiave verso il ribasso. La realizzazione di tale scenario provocherà un ulteriore calo del biglietto verde, concludono gli analisti.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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