L'inflazione francese a febbraio è risultata superiore alle previsioni, il che metteva sotto pressione il governo e la Banca centrale europea nella lotta all'aumento dei prezzi.
I prezzi al consumo sono aumentati del 7,3% rispetto allo scorso anno, il più forte balzo per la Francia nella storia dell'Eurozona. Inizialmente, l'Istituto Nazionale di Statistica (INSEE) ha riportato un aumento del 7,2%.
Anche se la revisione è minima, i politici stanno seguendo la tendenza molto attentamente, cercando di pianificare i loro prossimi passi.
La BCE è pronta a portare avanti la sua intenzione di alzare i tassi di 50 punti base giovedì, ma i suoi prossimi passi sono meno chiari, soprattutto da quando il crollo della Silicon Valley Bank ha scosso i mercati internazionali.
In Francia, l'inflazione è diventata un grosso problema politico per il presidente Emmanuel Macron, in coincidenza con la sua insistenza per una controversa riforma delle pensioni. La scorsa settimana, il suo governo ha raggiunto un accordo con i rivenditori per appiattire i margini sui beni di prima necessità in quanto le famiglie lottano con i prezzi dei prodotti alimentari in rapido aumento.
L'Istituto Nazionale di Statistica (INSEE) ha riportato nel suo rapporto mercoledì che cibo, servizi e manufatti sono stati i principali motivi dei rapidi aumenti annuali dei prezzi, mentre la crescita dei costi energetici è rallentata. L'inflazione core, strettamente monitorata dalle banche centrali, ha raggiunto il 6,1% a febbraio dopo il 5,6% di gennaio.