L'inizio della sessione europea martedì ha mostrato un calo del dollaro, in gran parte dovuto all'aumento del numero di casi di COVID-19 negli Stati Uniti, che ha spinto le autorità di alcuni stati a introdurre ancora più restrizioni di quarantena. Anche le preoccupazioni per la transizione graduale della presidenza non aggiungono ottimismo.
L'indice del dollaro, che tiene traccia del suo tasso di cambio rispetto al paniere di altre sei valute, è sceso dello 0,1% a 92,420 alle 04:42 ET (09:42 GMT).
La società americana di biotecnologie Moderna ha annunciato i risultati positivi dalle sperimentazioni sul vaccino contro il coronavirus, dando una spinta iniziale alle valute a rischio. Secondo il loro comunicato stampa, il nuovo vaccino di Moderna è efficace al 94%. Su questa notizia, ieri i mercati azionari statunitensi si sono chiusi nella zona positiva. I maggiori guadagni sono stati nelle società più colpite dalla pandemia COVID-19: compagnie aeree, turismo, cinema e parchi di divertimento. La scorsa settimana Pfizer e BioNTech hanno svegliato i mercati con la stessa notizia incoraggiante: il loro vaccino sperimentale è efficace di oltre il 90%. In questo contesto, il dollaro è riuscito a rialzarsi rispetto allo yen e al franco svizzero.
Secondo i dati preliminari, il vaccino di Moderna è superiore al vaccino Pfizer e BioNTech: è più efficace e ha una durata di conservazione più lunga. Quindi, il vaccino Pfizer deve essere conservato e trasportato a meno 80 gradi e il vaccino Moderna è adatto a meno 20 gradi.
Ovviamente, alla luce della rapida diffusione del coronavirus, qualsiasi progresso incoraggiante nei test sui vaccini può dare ai trader un senso di euforia. Comunque, il mercato valutario ha reagito a questa notizia con moderazione, il che è abbastanza comprensibile. Entrambi i vaccini appartengono a un nuovo tipo di vaccino mRNA che attualmente non è approvato per la vaccinazione contro altre malattie. È impossibile verificare la sicurezza di un farmaco in un periodo di studio così breve, allora potrebbe risultare che i vaccini saranno inutilizzabili. Resta da attendere il rilascio dei dati completi da parte delle aziende e, per questo, deve passare un periodo di test più lungo: 1–1,5 anni. Tale periodo è anche importante per determinare il periodo durante il quale il livello di anticorpi necessari per combattere il virus deve essere formato nel corpo. Da qui la conclusione: non è necessario attendere che un vaccino appaia presto.
Allo stesso tempo, oggigiorno la situazione con l'incidenza del coronavirus è tutt'altro che ideale. I nuovi casi di infezione da COVID-19 negli Stati Uniti continuano ad ammontare a oltre 150mila persone al giorno. La scorsa settimana negli Stati Uniti sono stati segnalati oltre 1 milione di nuovi casi di coronavirus. Il paese sta cercando di rallentare la sua diffusione: negli stati del Michigan, North Dakota e Washington sono state introdotte nuove restrizioni alle riunioni pubbliche e al cibo in spazi chiusi.
Alla luce della crescente ansia, l'umore degli agenti d'affari si sta deteriorando. Ad esempio, l'Indice Empire Manufacturing, che riflette le condizioni economiche generali nello Stato di New York, è sceso a 6,3 a novembre (rispetto ai 10,5 di ottobre). Inoltre, non ci sono miglioramenti evidenti nella regione europea.
Inoltre, c'è ancora incertezza sulla politica degli Stati Uniti, che danneggia anche il dollaro. La transizione anticipata del potere a Washington è chiaramente complicata, perché Trump si rifiuta ancora di riconoscere ufficialmente i risultati delle elezioni anche due settimane dopo l'evento. Si astiene dal collaborare con il team di transizione di Biden.
Va notato che gli analisti della banca americana Citigroup non credono alla forte posizione della valuta americana in futuro. A loro avviso, la vaccinazione di massa contro il coronavirus e il conseguente rilancio dell'economia mondiale garantiranno la caduta del dollaro. E anche se è poco probabile che la maggior parte della popolazione mondiale venga vaccinata nel prossimo 2021, le autorità dei paesi si adopereranno chiaramente per attuare ulteriormente il piano di vaccinazione su larga scala. E quando i progressi nella lotta contro COVID-19 saranno significativi e l'economia globale inizierà a riprendersi a un ritmo più veloce, l'interesse degli investitori per le attività rifugio diminuirà. Si prevede che sullo sfondo della ripresa del commercio mondiale e della crescita economica il crollo del tasso di cambio sarà significativo - di circa il 20%. Anche la politica monetaria soft della Fed non favorirà alla valuta americana.