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Petrolio: prezzi in calo

 Petrolio: prezzi in calo

Questa mattina, il prezzo del greggio ha interrotto il suo fiducioso movimento al rialzo iniziando una correzione negativa. Ricordiamo che negli ultimi due giorni di negoziazione, l'oro nero ha cercato di recuperare rapidamente tutte le perdite che aveva subito nelle due settimane precedenti, quando il prezzo saliva e scendeva. Anche la sessione di negoziazione di ieri è stata straordinariamente positiva, supportata dalle notizie sul peggioramento delle condizioni meteorologiche nel Golfo del Messico. Un forte uragano si sta avvicinando alle coste degli Stati Uniti, il che causerà una sospensione temporanea del lavoro degli impianti di produzione di petrolio. Molto probabilmente, il picco dell'uragano avverrà alla fine di questa settimana. Ciò significa che la domanda di petrolio sarà sostenuta da un'offerta piuttosto limitata a causa del disastro naturale.

Ad oggi, circa il 29,2% delle stazioni per l'estrazione di materie prime nel Golfo del Messico ha sospeso le loro operazioni, sebbene l'uragano non abbia ancora colpito la costa in pieno vigore.

Un altro fattore che preoccupa gli investitori in materia dell'offerta di materie prime sul mercato è la notizia degli scioperi dei lavoratori in Norvegia. In precedenza è stato riferito che a causa di questo conflitto, la produzione di petrolio in quattro giacimenti nel Mare del Nord è già cessata.

Inoltre, un nuovo pacchetto di stimoli finanziari negli Stati Uniti, non ancora adottato e alla luce dei nuovi interventi del leader americano, generalmente rinviato a tempo indeterminato, resta un punto importante per gli operatori di mercato. Donald Trump ha annunciato ieri che tutti i colloqui sulle misure di stimolo saranno rinviati alla fine delle elezioni presidenziali nel paese.

Oggi gli investitori attendono anche la pubblicazione di informazioni estremamente importanti sul mercato del petrolio - il rapporto settimanale del Dipartimento dell'Energia statunitense. I dati ufficiali dovrebbero riflettere l'aumento o la diminuzione delle scorte di materie prime, benzina e distillati nello stato.

Nel frattempo, le società di analisi offrono le loro previsioni preliminari al riguardo. Ad esempio, l'American Petroleum Institute ha avanzato l'ipotesi che il livello delle riserve petrolifere della scorsa settimana, conclusasi il 2 ottobre, sia aumentato di circa 951mila barili. Allo stesso tempo, il livello della benzina, al contrario, è diminuito di 867mila barili, mentre i distillati sono scesi di 1,03 milioni di barili. Sono cresciute anche le riserve di petrolio dell'impianto di stoccaggio di Cushing (di 749mila barili).

C'è anche una previsione degli analisti intervistati da S&P Global Platts. Al contrario, credono che il livello del petrolio greggio in America sarà ridotto di 2 milioni di barili. Scenderà anche il livello della benzina (di 800mila barili) e diminuiranno i distillati di 2,9 milioni di barili.

Tuttavia, fino a quando non sarà pubblicato il rapporto ufficiale delle autorità, è difficile giudicare quale di questi esperti si è rivelato più vicino alla verità.

Questa mattina sul trading floor di Londra, il prezzo dei contratti futures sul petrolio greggio Brent con consegna a dicembre ha mostrato un calo dell'1,48%, o $ 0,63, che lo ha abbassato a $ 42,02 al barile. La giornata di negoziazione di ieri si è conclusa positivamente per il brand: la crescita delle materie prime è stata del 3,3%, ovvero $ 1,36, e il costo finale si è attestato a $ 42,65 al barile. Dato che un giorno prima è stato registrato un aumento del 5,1%, si può presumere che il petrolio abbia praticamente recuperato tutte le sue perdite, ma, purtroppo, non è riuscito a riprendersi dal nuovo shock.

Sul mercato elettronico di New York, anche il prezzo dei contratti futures sul greggio WTI con consegna a novembre è in calo: il calo è già stato pari all'1,79%, ovvero $ 0,73. Il prezzo attuale si è spostato al livello di $ 39,94 al barile. La sessione di martedì è stata più che positiva: secondo i risultati, la crescita è stata pari al 3,7%, ovvero $ 1,45, e il prezzo finale si è attestato intorno ai $ 40,67 al barile. Significativo anche l'incremento del giorno precedente, più 5,9%.

*The market analysis posted here is meant to increase your awareness, but not to give instructions to make a trade
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