Resisti, yen, come un samurai! Non tornare ai minimi di luglio, mai!

Tempi difficili per la valuta giapponese! Secondo Bloomberg, lo yen si è indebolito significativamente rispetto al dollaro. Di conseguenza, la coppia USD/JPY ha superato la soglia di 155,00 per la prima volta da luglio. Un segnale preoccupante! In questo scenario, aumenta il rischio di un intervento valutario da parte delle autorità giapponesi.

La scorsa settimana, dall'11 al 16 novembre, la coppia USD/JPY ha raggiunto un picco di 155,16, per poi ritirarsi leggermente e stabilizzarsi appena sotto il livello di 155,00.

Secondo gli analisti, la valuta giapponese continua a svalutarsi dopo l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. La valuta giapponese subisce la pressione dell'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, con i rendimenti dei titoli di Stato a due anni che hanno toccato il livello più alto da luglio 2024.

L'attuale calo dello yen si è avvicinato ai livelli ai quali il governo giapponese è intervenuto l'ultima volta. Secondo gli analisti, le autorità del Paese del Sol Levante hanno deciso di fare un passo del genere per sostenere la valuta nazionale.

Secondo i dati Bloomberg, basati sulle previsioni dei principali economisti, a ottobre il livello minimo dello yen che potrebbe giustificare un intervento era di 150 per 1 dollaro USA.

Un fattore importante in questa situazione è la politica economica espansionistica e inflazionistica di Donald Trump, che potrebbe rallentare il ritmo di riduzione dei tassi da parte della Fed e indebolire ulteriormente lo yen. A peggiorare la situazione, il mercato dubita della rapidità con cui si ridurrà il divario dei tassi di interesse tra Giappone e Stati Uniti.

Ricordiamo che nel 2024, le autorità del Paese del Sol Levante hanno speso una cifra record di 9,8 trilioni di yen (63 miliardi di dollari) per gli interventi di fine aprile e inizio maggio. Inoltre, all’inizio di luglio sono stati stanziati ulteriori 5,5 trilioni di yen, dopo che lo yen ha toccato il suo minimo dal 1986. La debolezza prolungata della valuta nazionale potrebbe indurre la Banca del Giappone ad aumentare i tassi di interesse prima del previsto.