EUR/USD, timeframe H4
Giovedì il mercato statunitense è rimasto chiuso per il Giorno del Ringraziamento.
Venerdì, probabilmente, il mercato opererà con volumi ridotti.
Diamo uno sguardo alla situazione di EUR/USD.
La valuta europea ha registrato un lungo calo rispetto al dollaro: l'ultima ondata di ribasso è iniziata il 27 settembre dai livelli intorno a 1,1200 e, nel minimo, il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto 1,0333.
Per quanto riguarda le cause del calo, si è trattato più di un rafforzamento del dollaro che di una debolezza dell'euro.
Tuttavia, non esistono movimenti che non si fermino mai.
L'EUR rimane comunque, evidentemente, la seconda valuta più importante al mondo dopo il dollaro statunitense. E, a un certo punto, grandi istituzioni come le banche centrali dovrebbero notare i prezzi favorevoli per riequilibrare gli asset a favore dell'euro, soprattutto considerando che l'economia e la finanza dell'UE sono, tutto sommato, abbastanza stabili e tranquille.
Conclusione. È probabile che assisteremo a una stabilizzazione del cambio EUR/USD intorno ai livelli attuali e, molto probabilmente, a una nuova ondata di crescita, soprattutto se la Federal Reserve abbasserà nuovamente i tassi di interesse.
Energia. Il Brent è a 72,30$ al barile, vicino ai minimi mensili.