Il mercato sembra non dubitare più del fatto che la Banca Centrale Europea ridurrà nuovamente il tasso di rifinanziamento oggi. Di altri venticinque punti base, passando dal 3,65% al 3,40%. E sta già incorporando questa decisione nel valore dell'euro. Che, tra l'altro, si è fortemente svalutato di recente, e la sua condizione di ipervenduto non lascia alcun dubbio. Quindi, anche dopo l'annuncio della decisione da parte del regolatore europeo, non c'è da aspettarsi un indebolimento significativo della valuta unica. Considerando la chiara necessità di una correzione almeno locale del mercato, è probabile che, dopo la riunione del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, assisteremo a un rialzo dell'euro. Specialmente se Christine Lagarde dichiarerà il raggiungimento degli obiettivi di inflazione, suggerendo che ulteriori allentamenti della politica monetaria non sono previsti. Uno scenario del genere è piuttosto possibile, dato che, secondo i dati preliminari sull'inflazione, il tasso di crescita dei prezzi al consumo è rallentato dal 2,2% all'1,8%. E proprio prima della riunione, saranno pubblicati i dati finali sull'inflazione, che dovrebbero confermare le stime preliminari.