Il tasso di crescita delle vendite al dettaglio nell'area euro è stato dello 0,8%, solo leggermente peggiore rispetto allo 0,9% previsto. Ma in ogni caso, dopo un calo del -0,1%, si tratta di un ottimo risultato. Tuttavia, a giudicare dalla reazione del mercato, gli investitori sono chiaramente concentrati su un ulteriore rafforzamento del dollaro. Dopotutto, nonostante il suo stato di ipercomprato, non è mai seguito alcun rimbalzo locale. Il mercato stava semplicemente segnando il passo. Naturalmente il motivo formale sono stati i dati relativi alla zona euro, che si sono rivelati leggermente peggiori del previsto. Ma stiamo pur sempre parlando di crescita delle vendite, non di calo. Considerando il fatto che oggi il calendario macroeconomico è praticamente vuoto, molto probabilmente si può prevedere non tanto il proseguimento della stagnazione, ma un lento indebolimento della moneta unica europea.