L'ultima settimana del secondo trimestre si prevede abbastanza tranquilla, ma porterà dati importanti di statistiche economiche che possono influenzare la dinamica di tutti i mercati mondiali senza eccezione.
Al centro dell'attenzione dei mercati ci sarà innanzitutto la pubblicazione dei dati dell'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) negli Stati Uniti, che è l'indicatore di inflazione più importante e influisce sulla decisione della Fed sui tassi di interesse. Ricordo che, secondo le previsioni di consenso, l'indicatore dovrebbe mostrare un calo annuo al 2,6% dal 2,7%, e su base mensile un valore dei prezzi pari a zero per maggio.
Oltre a questi numeri, l'attenzione della settimana sarà focalizzata sui dati rivisti del PIL USA per il primo trimestre. Si prevede un calo netto dell'indicatore dal 3,4% all'1,3%, il che indicherà un forte rallentamento della crescita economica e stimolerà, insieme a valori presumibilmente più deboli dell'indice PCE, speculazioni sui tempi di inizio della riduzione dei tassi di interesse in America.
Oltre a queste notizie, gli investitori seguiranno anche i dati sugli ordini di beni durevoli, le vendite di nuove case, l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller, i dati sulla fiducia dei consumatori del Conference Board e, naturalmente, i risultati del stress test bancario annuale della Fed. Tra le notizie mondiali attireranno l'attenzione gli indicatori di inflazione in Canada, Australia, zona euro, Francia, Spagna e Italia. Usciranno anche i numeri sull'occupazione, il clima economico Ifo e la fiducia dei consumatori GfK in Germania, che potrebbero avere un ruolo decisivo nella decisione della BCE di continuare a ridurre i tassi di interesse. Tra i dati giapponesi l'attenzione sarà concentrata sulle vendite al dettaglio, il tasso di disoccupazione e la produzione industriale. Inoltre, saranno interessanti i valori dell'indice di fiducia dei consumatori australiano Westpac.
Cosa aspettarsi oggi sui mercati?
Ritengo che la tendenza generale stabilita in precedenza continuerà. È probabile che l'indice del dollaro ICE si consoliderà leggermente sopra il livello di 105,00 punti fino alla pubblicazione dell'indicatore PCE. Il tema dell'inizio dell'allentamento della politica monetaria della Fed rimane ancora dominante e stimolerà costantemente la domanda di attività rischiose. Il mercato azionario in America e nel mondo seguirà attentamente i risultati del secondo trimestre. I prezzi del petrolio greggio probabilmente rimarranno sopra i 80 dollari al barile a causa delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e della domanda continua in Cina e nel Sud-Est asiatico in generale.
Previsioni del giorno:
EUR/USD
La coppia viene scambiata leggermente sopra il livello di 1,0700. Potrebbe salire a 1,0735 prima di invertirsi nuovamente verso il basso e scendere a 1,0655.
GBP/USD
La coppia sta recuperando debolmente dopo un calo significativo. Probabilmente, in negoziazioni tranquille, salirà a 1,2675, dopodiché potrebbe invertirsi verso il basso e scendere a 1,2600.