Nonostante l'indice dell'attività economica dell'area euro sia rimasto invariato, nel complesso i dati si sono rivelati migliori del previsto. Tutta colpa dell'indice della produzione, che è cresciuto molto più del previsto. Grazie a ciò, anche l'indice composito dell'attività commerciale ha potuto mostrare una crescita. Di conseguenza, la moneta unica europea si è leggermente rafforzata. Ma dopo l'apertura della sessione di negoziazione americana, è crollata con sicurezza. Poiché negli Stati Uniti tutti gli indici, senza eccezione, sono risultati migliori del previsto. Cioè, la situazione è migliore che in Europa. Tuttavia, oggi il mercato potrebbe tentare di tornare ai massimi di ieri per la moneta unica europea. L'attenzione è rivolta agli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, che dovrebbero diminuire dello 0,5%.
La coppia di valute EUR/USD si muove nella fase di pullback dal livello di resistenza di 1.0900. Di conseguenza, il tasso di cambio del dollaro si è rafforzato di circa lo 0,80%.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, c'è un movimento dell'indicatore nella sua area inferiore 30/50, che indica un aumento del volume delle posizioni corte sull'euro.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, le linee mobili MA sono dirette verso il basso in conformità con la fase di pullback.
Aspettative e prospettive
Per una successiva crescita del volume delle posizioni corte è necessaria la stabilizzazione dei prezzi al di sotto del livello di 1.0800. In questo scenario è possibile prolungare la mossa esistente di altri 50-80 punti. Altrimenti, l'area intorno al livello di 1.0800 potrebbe svolgere un ruolo di supporto, che alla fine porterà al completamento dell'attuale pullback.
L'analisi completa degli indicatori nel breve termine e nei periodi intraday indica un pullback.