Come previsto, la stagnazione sul mercato dei cambi è continuata, poiché i rappresentanti della Federal Reserve non hanno detto nulla di nuovo. Nel complesso, non hanno detto nulla di significativo. Anche se ieri hanno preso la parola diversi relatori dell'ente regolatore americano. Ma oggi il mercato deve assolutamente muoversi. Tuttavia, non a causa delle statistiche macroeconomiche europee o americane, ma a causa dei dati sull'inflazione nel Regno Unito, dove il tasso di crescita dei prezzi al consumo dovrebbe rallentare dal 3,2% al 2,3%. Un calo così netto dell'inflazione rende del tutto possibile una riduzione dei tassi di interesse durante la prossima riunione del consiglio della Banca d'Inghilterra. Quindi la sterlina dovrà scendere, trascinando con sé la moneta unica europea.
La coppia valutaria EUR/USD ha formato una stagnazione al culmine del ciclo rialzista, con il livello di 1,0900 che funge da resistenza. Di conseguenza, si è formata un'ampiezza nell'intervallo 1,0840-1,0900, mentre nel mercato prevale ancora un atteggiamento rialzista.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, l'indicatore si sta muovendo nell'area superiore 50/70, il che indica un continuo umore rialzista tra i trader.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, le linee mobili MA sono ancora dirette verso l'alto, ignorando il pullback.
Aspettative e prospettive
In questa situazione, per un successivo ciclo di crescita, è necessaria la stabilizzazione dei prezzi al di sopra del livello di 1,0900 alla fine della giornata, il che indicherebbe una nuova fase nella ripresa del tasso di cambio dell'euro. Per quanto riguarda lo scenario alternativo, mantenere il prezzo al di sotto di 1,0840 consente un movimento al livello di 1,0800.
L'analisi completa degli indicatori nei periodi a breve termine e intraday indica un ciclo al rialzo.