Focus sulla stabilità: la Fed non prevede variazioni dei tassi

Nella conferenza stampa di ieri dopo la riunione del FOMC, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato con fermezza che "la banca centrale manterrà i tassi restrittivi per il tempo necessario", rifiutandosi di fornire dettagli sul percorso di riduzione, aumento o mantenimento del tasso di interesse di riferimento.

Dopo che il FOMC ha lasciato invariato il tasso sui fondi federali al 5,5%, come previsto, a Powell è stato chiesto se la riduzione dei tassi fosse in discussione quest'anno dopo alcuni recenti dati sull'inflazione più alti del previsto. Ha risposto che la sua previsione personale è che la Fed dovrebbe vedere ulteriori progressi nell'inflazione quest'anno, ma non sa se ciò sarà sufficiente. Tuttavia, ha sottolineato che l'aumento dei tassi è poco probabile.

Alla domanda su un'inflazione al 3% come scenario di base della Fed fino al 2024, Powell ha detto di essere contrario all'idea, sostenendo che l'inflazione dovrebbe scendere al 2%. Un altro giornalista ha sollevato la possibilità che si verifichi la stagflazione, sottolineando il rallentamento della crescita del PIL e i tassi di inflazione ancora elevati, ma Powell ha risposto di non aver visto nulla di tutto ciò.

Alcuni hanno messo in dubbio l'eventuale influenza delle prossime elezioni presidenziali sulle decisioni della Fed in materia di politica monetaria. Powell ha insistito sul fatto che né lui né gli altri membri del FOMC tengano conto delle elezioni.

Un altro motivo di preoccupazione era se durante l'incontro di due giorni si fosse discusso dell'aumento dei tassi. Secondo Powell, l'attenzione principale è stata concentrata sulle azioni per mantenere il livello attuale delle restrizioni. Alla domanda se esistano limiti temporali entro i quali un'inflazione persistente potrebbe provocare un aumento dei tassi, Powell ha nuovamente respinto tale presupposto.

Quando gli è stato chiesto della probabilità che il FOMC si discosti dalla politica monetaria delle altre banche centrali, dato che molte di esse inizieranno a ridurre i tassi prima della Fed quest'anno, Powell ha risposto che certamente c'è differenza tra gli Stati Uniti e altri paesi che stanno considerando la riduzione dei tassi, perché semplicemente non stanno vivendo la stessa crescita degli Stati Uniti.

Rispondendo alla domanda se un tasso di disoccupazione superiore al 4% sarebbe sufficiente per giustificare una riduzione, Powell ha nuovamente respinto una cifra specifica, descrivendola come un indebolimento inatteso.