GBP/USD. La debolezza della sterlina britannica è oggettiva

L'inflazione a marzo si è ridotta al 3,2% su base annua, rispetto al 3,4% di febbraio, e anche l'inflazione core è scesa dal 4,5% al 4,2%. Questi dati riflettono la tendenza generale alla diminuzione dell'inflazione nel Regno Unito, tuttavia il rapporto sul mercato del lavoro appare molto meno ottimistico.

Le ultime statistiche mostrano che i salari, esclusi i bonus, sono cresciuti del 6% annuo nei tre mesi fino a febbraio, il che probabilmente continuerà a esercitare una pressione inflazionistica al rialzo, soprattutto nel settore dei servizi. Tutto sembra indicare che la pressione inflazionistica elevata persista.

Non è accaduto nulla che potrebbe indurre la Banca d'Inghilterra a ridurre il tasso di interesse nella riunione del 9 maggio, ma nel complesso la situazione si è spostata verso un tasso più basso entro la fine dell'anno, esercitando ulteriore pressione sulla sterlina.

L'indice britannico FTSE100 ha chiuso a un livello record, il più alto in oltre un anno, riflettendo anche il deprezzamento della sterlina. Lunedì, la sterlina è scesa a 1.23, e le probabilità di un ulteriore calo dopo un leggero rimbalzo rimangono elevate. Venerdì scorso, il vice capo della Banca d'Inghilterra, Rimsden, ha ipotizzato che le previsioni sull'inflazione della banca potrebbero essere riviste al ribasso, indicando che ciò potrebbe modificare la sua visione sulle prospettive di politica monetaria verso un allentamento. I mercati hanno reagito con una riduzione delle scommesse a breve termine e un ribasso della sterlina. Attualmente, la probabilità di un taglio del tasso a giugno è del 64%, con una previsione annuale al 59 punti, ora superiore a quella del dollaro.

La posizione netta lunga su GBP è vicina alla liquidazione, essendo diminuita di 1,6 miliardi in una settimana, a 0,7 miliardi, con un cambio di posizionamento da rialzista a neutrale e una tendenza negativa. Il prezzo di liquidazione è inferiore alla media a lungo termine e continua a spostarsi verso il basso.

Una settimana fa, l'obiettivo era il livello tecnico di 1.2354, e quest'obiettivo è stato raggiunto; non ci sono ragioni per aspettarsi un'inversione al rialzo. Un ritracciamento correttivo è possibile, con le prossime resistenze a 1.2405 e 1.2437, ma è improbabile un aumento significativo. È più probabile una ripresa del calo dai livelli attuali: fino al minimo locale di 1.2036 non ci sono supporti significativi, ci si aspetta che la sterlina, dopo una breve pausa, continui a scendere.