Il dollaro rimane stabile e il suo indice DXY continua a crescere in vista della pubblicazione alle 13:30 (GMT) del rapporto del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Al momento della stesura di questo articolo, i futures del DXY sono scambiati vicino al livello di 102,46, circa a metà strada tra il massimo locale di 104,26 raggiunto l'8 dicembre e il minimo di 100,32 raggiunto il 28 dicembre.
I trader sono cauti prima della pubblicazione odierna di dati macroeconomici chiave, che potrebbero influenzare notevolmente la dinamica del dollaro. Questi dati (insieme ai dati sull'inflazione e sulla crescita del PIL) sono di cruciale importanza per la Federal Reserve nella pianificazione della politica monetaria. Nonostante una politica monetaria restrittiva della Fed, l'economia americana mostra stabilità e il mercato del lavoro rimane forte.
Il mercato tiene comunque conto di tre riduzioni dei tassi di interesse della Fed (di 0,25% ciascuna) nel 2024.
Tuttavia, secondo il presidente della Fed, Jerome Powell, la leadership della Banca Centrale americana non ha fretta di allentare le condizioni monetarie e monitorerà attentamente i dati macroeconomici in arrivo. Alcuni funzionari della Fed insistono che è ancora prematuro discutere dei tempi per la riduzione dei tassi di interesse, poiché i dati economici cambiano così rapidamente che non si può escludere un rafforzamento della politica monetaria se l'inflazione inizia nuovamente a salire.
Pertanto, dopo la pubblicazione di oggi, l'attenzione degli operatori di mercato si sposterà all'11 gennaio, quando (alle 13:30 GMT) verranno pubblicati i nuovi dati sull'inflazione negli Stati Uniti.
Se questi dati dovessero indicare una ripresa della crescita dell'inflazione negli Stati Uniti, allora dopo il rapporto del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di oggi (a condizione che sia accolto positivamente dagli acquirenti del dollaro), potrebbero diventare un nuovo driver rialzista per il dollaro.
Se invece il rapporto odierno del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti dovesse risultare debole (si prevede rallentamento della crescita dei salari, un aumento del numero di nuovi posti di lavoro e un aumento della disoccupazione dello 0,1% al 3,8% a dicembre), il rafforzamento del dollaro potrebbe subire una fase di stallo.
Molto dipenderà, tra l'altro, da come questo rapporto sarà interpretato dagli operatori di mercato e da quanto e in quale direzione verranno rivisti i valori di novembre.
Nel frattempo, i dati settimanali rilasciati giovedì dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, inclusi i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e il rapporto ADP, che ha registrato una crescita dell'occupazione nel settore privato dell'economia americana di +164,0 mila (rispetto ai +101,0 mila di novembre con una previsione di +115,0 mila), infondono un moderato ottimismo tra gli operatori di mercato che puntano al rialzo del dollaro.
Da notare che nello stesso momento (alle 13:30 GMT) l'ufficio di statistica del Canada presenterà il rapporto sul mercato del lavoro nazionale.
Si prevede un aumento dell'occupazione nel mese di dicembre di +13,5 mila, dopo un aumento di +24,9 mila nel mese precedente e un aumento del tasso di disoccupazione al 5,9% (a novembre 2023 la disoccupazione era al 5,8%, al 5,7% a ottobre, al 5,5% a settembre, agosto e luglio, al 5,4% a giugno, al 5,2% a maggio, al 5,0% ad aprile, marzo, febbraio e gennaio).
L'aumento del tasso di disoccupazione è un fattore negativo per il dollaro canadese (CAD). Se i dati saranno migliori rispetto ai valori precedenti, il dollaro canadese potrebbe rafforzarsi.
Quindi, in quell'arco temporale, ci si aspetta la maggiore volatilità proprio nella coppia USD/CAD.
Durante l'ultima riunione, che si è tenuta il 6 dicembre, la Banca del Canada ha lasciato il tasso invariato al 5,0%. Nel comunicato stampa, i funzionari della Banca del Canada hanno notato che nell'economia non c'è più una domanda eccessiva. Secondo loro, i tassi di interesse più elevati limitano le spese e il mercato del lavoro continua a indebolirsi. Nonostante ciò, "il consiglio di amministrazione rimane preoccupato per i rischi legati alle prospettive dell'inflazione e resta pronto a ulteriori aumenti del tasso, se necessario". Tuttavia, il tono generale della dichiarazione non indica ulteriori aumenti dei tassi. Peraltro, il capo della Banca del Canada, Tiff Macklem, ha precisato che la banca si sta avvicinando alla fine del ciclo di restrizione, sebbene non sia ancora giunta alla conclusione.
Se la situazione sul mercato del lavoro canadese dovesse continuare a peggiorare, dovremmo aspettarci presto un cambio di rotta nella direzione della politica monetaria della Banca del Canada, e questo è un fattore negativo per il dollaro canadese.
Dal punto di vista tecnico, dopo il superamento di un importante livello di resistenza a breve termine a 1.3312, la coppia USD/CAD sta sviluppando una correzione al rialzo all'interno del quadro di un trend ribassista a medio termine, rimanendo comunque nella zona di un mercato rialzista a lungo termine, al di sopra del livello chiave di supporto a 1.3180. La rottura del massimo intraday odierno potrebbe essere un segnale per aumentare le posizioni long con stop loss al di sotto del minimo odierno a 1.3340.