Oggi è già stato pubblicato l'Indice dei prezzi al consumo della zona euro, a cui seguiranno i dati sull'occupazione mensile negli Stati Uniti, ma le notizie più importanti riguardano il numero di posti di lavoro nel settore non agricolo (NFP).
Queste notizie avranno un ruolo chiave nell'influenzare le aspettative del mercato riguardo ai prossimi passi delle politiche della Banca Centrale Europea (BCE) e della Federal Reserve (Fed), che a loro volta dovrebbero determinare la traiettoria a breve termine del tasso di cambio EUR/USD.
In termini di rischi legati ai dati, l'euro è sostenuto dai dati rivisti inaspettatamente positivi degli indici PMI della zona euro, pubblicati ieri. Ciò ha costretto gli investitori a ridurre le aspettative riguardo a un taglio più aggressivo dei tassi da parte della BCE e a ridurre le proprie posizioni.
Di fatto, i mercati stanno valutando un allentamento della politica monetaria della BCE quest'anno, prevedendo un taglio dei tassi di 156 punti base. Insieme al moderato andamento del dollaro USA, questo è considerato come un vento favorevole per la coppia EUR/USD al momento.
Tuttavia, dopo il rapporto positivo sul mercato del lavoro negli Stati Uniti giovedì, il dollaro non cede terreno. Ciò continua a sostenere l'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti nonostante l'attesa generale di un taglio dei tassi da parte della Fed.
Inoltre, la prevalente avversione al rischio contribuisce ulteriormente allo status del dollaro come bene rifugio sicuro tenendo i trader lontano da scommesse aggressive al rialzo sulla coppia EUR/USD.
Pertanto, prima di confermare che il movimento correttivo si è esaurito, sarebbe opportuno attendere forti acquisti.
Tuttavia, la coppia EUR/USD rimane comunque in rotta per pesanti perdite nella prima settimana di gennaio rispetto alle quattro precedenti.
Dal punto di vista tecnico, un calo al di sotto della SMA a 200 periodi sul grafico a 4 ore, attualmente situata intorno a 1,0915, e il livello di 1,0900, seguita da vendite successive, sarà considerata come un nuovo impulso per i trader ribassisti e spingerà i prezzi spot verso il livello tondo di 1,0800.