Sterlina verso nuovi massimi: prospettive positive per il 2024

Nel 2023, la sterlina è stata una delle valute più dinamiche. Secondo gli analisti, l'anno prossimo la sterlina si attesterà a 1,30 dollari e continuerà a rafforzarsi rispetto al dollaro.

Secondo il capo stratega valutario della banca Société Générale, Keith Jax, c'è un eccesso di negatività ingiustificata nei confronti dell'economia britannica. Ha osservato che la maggior parte delle previsioni sulla stabilizzazione dell'economia britannica nel 2024 erano più pessimistiche rispetto ad altre economie, tra cui la Svezia e l'eurozona, supponendo che il Regno Unito abbia molte più opportunità di superare i paesi dell'UE.

Inoltre, secondo Jax, l'anno prossimo la crescita della sterlina sarà facilitata dall'indebolimento del dollaro, poiché le speranze di un taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti si rafforzano.

Secondo Kamakshya Trivedi, capo del dipartimento di trading valutario globale di Goldman Sachs, a partire da oggi e con il tasso attuale di circa 1,28$, la sterlina mostrerà una crescita fino a 1,35$ nei prossimi 12 mesi. E nonostante il forte calo dell'inflazione lo scorso mese (dato che la sterlina tende a seguire l'aumento dei prezzi delle azioni invece i timori che i tassi di interesse troppo alti possano far precipitare il mondo in una recessione prolungata si stanno allentando) la sterlina continuerà a salire.

La Banca d'Inghilterra sostiene che l'anno prossimo l'economia non cambierà, invece la maggior parte degli analisti prevede una crescita dello 0,4%.
Tuttavia, dopo i dati ufficiali pubblicati la scorsa settimana, si sono intensificate le preoccupazioni per l'economia britannica, poiché il Regno Unito ha registrato una contrazione dello 0,1% nel periodo luglio-settembre, segnalando una recessione tecnica.

D'altra parte, le prossime elezioni generali potrebbero stimolare la crescita economica attraverso il sostegno finanziario aggiuntivo e una riduzione delle tensioni commerciali con l'UE. Entrambi questi fattori dovrebbero sostenere la crescita interna e mitigare i rischi di recessione, contribuendo al rafforzamento della sterlina.