La coppia di valute AUD/USD sta retrocedendo dai suoi modesti risultati intraday attorno a 0,64.
I deludenti dati sull'occupazione nel paese, pubblicati giovedì, confermano un'altra decisione della Reserve Bank of Australia (RBA) di mantenere i tassi di interesse invariati a settembre e continuano a indebolire il dollaro australiano.
Per quanto riguarda il dollaro statunitense: dopo la pubblicazione dei verbali del FOMC, il rendimento dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti a lungo termine è salito ai massimi del 2007 e del 2011, rafforzando il dollaro.
Inoltre, secondo l'ultima pubblicazione dei verbali del FOMC, la Fed intende perseguire una politica monetaria aggressiva, che include un ulteriore aumento dei tassi di interesse di 25 punti base quest'anno.
Questo contribuisce ulteriormente a frenare eventuale crescita della coppia AUD/USD.
Le preoccupazioni riguardanti il peggioramento delle condizioni economiche nella seconda economia mondiale, la Cina, continuano a fungere da deterrente per le valute agli antipodi, compreso il dollaro australiano (AUD).
Le preoccupazioni sono state alimentate dal fatto che uno dei più grandi sviluppatori immobiliari del paese, China Evergrande Group, ha presentato una richiesta di fallimento presso i tribunali degli Stati Uniti. Questo ha amplificato le preoccupazioni riguardo alla crisi in aumento nel settore immobiliare cinese e ha frenato la modesta crescita della coppia AUD/USD.
Di conseguenza, il quadro fondamentale si inclina a favore dei trader ribassisti e suggerisce che il percorso di minor resistenza per la coppia AUD/USD sia orientato al ribasso.