Il calo dell'inflazione ha influenzato i mercati azionari

Secondo i dati pubblicati venerdì dal Bureau of Economic Analysis (BEA), è evidente che a giugno, nonostante una crescita della spesa dei consumatori, la pressione inflazionistica ha continuato a diminuire. L'indice PCE è aumentato del 4,1% su base annua, rispetto alla crescita del 0,3% di maggio. E anche se l'attuale livello di inflazione è lontano dall'obiettivo del 2% della Federal Reserve, i dati di venerdì mostrano l'aumento più lento dell'inflazione in due anni.

L'ottimismo suscitato dal rapporto PCE ha portato a una moderata crescita dei mercati azionari statunitensi. L'indice composito NASDAQ è aumentato del 1,9%. Lo Standard & Poor's 500 è aumentato dell'1%.

L'indice industriale Dow Jones è aumentato dell'0,5%.

Anche i metalli preziosi hanno registrato un aumento.
La crescita degli asset indica la fiducia dei mercati, creando un sentiment positivo. Probabilmente, il mercato continuerà a crescere nell'immediato futuro.
Oltre alla questione dell'inflazione, il rapporto esamina la spesa dei consumatori. A giugno, la spesa dei consumatori è aumentata, segnando il più grande aumento dall'inizio dell'anno. Questo indica che i salari superano l'inflazione e aumentano il potere d'acquisto degli americani. Questo fatto non verrà ignorato dai funzionari della Federal Reserve.
Tuttavia, il fatto che i salari stiano superando l'inflazione è visto solo come un cambiamento positivo nella complessa struttura dell'economia degli Stati Uniti.