La valuta europea mantiene le sue posizioni nei confronti del dollaro americano, poiché molti politici europei, rappresentanti della BCE, continuano a insistere sull'aumento dei tassi di interesse. Data l'inflazione di marzo nella zona euro, dove l'indice core ha mostrato una crescita ancora una volta, tale scenario sembra il più probabile.
Il capo economista della Banca Centrale Europea, Philip Lane, ha dichiarato ieri che il costo del prestito dovrebbe essere nuovamente aumentato il prossimo mese se il contesto economico non cambia significativamente. "Se lo scenario principale alla base delle previsioni macroeconomiche di marzo della BCE si mantiene, sarebbe appropriato un ulteriore aumento dei tassi", ha detto Lane mercoledì nel suo intervento a Dublino.
Si prevede che la BCE alzerà nuovamente i tassi alla riunione del 4 maggio, anche se, a differenza delle riunioni precedenti, i funzionari temono di dare previsioni più definitive sulle dimensioni dell'aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, i dati di ieri sull'inflazione e sui prestiti bancari rischiano di fargli cambiare rapidamente idea.
Oggi si prevedono interventi da parte di un altro gruppo di politici europei, guidati dalla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che, in teoria, dovrebbe aiutare l'euro a riconquistare le sue posizioni.
È importante sapere che due giorni prima della riunione verrà pubblicato un altro rapporto sulla pressione dei prezzi per aprile di quest'anno, quindi gli economisti e i politici avranno abbastanza tempo per analizzare e giustificare meglio la loro decisione. Dai rapporti sarà chiaro se la pressione sui prezzi sottostante, che esclude cose come l'energia e il cibo, rimane al suo massimo storico o se si sta avvicinando il picco della pressione dei prezzi, il che potrebbe portare a una riduzione dell'indicatore in futuro. Un'altra componente importante è la situazione del mercato dei prestiti, che ha recentemente subito una crisi a seguito del fallimento di uno dei maggiori creditori in Svizzera.
"Il ciclo attuale di revisione del credito bancario, che verrà pubblicato all'inizio di maggio, ci darà una prima idea dell'impatto delle recenti tensioni finanziarie sulle condizioni di credito", ha detto Lane, definendolo "un importante contributo al nostro incontro di maggio".
Vi ricordo che i dati sull'inflazione di marzo di quest'anno di ieri hanno segnalato un aumento del 6,9% su base annua, mentre i prezzi di base sono balzati al 5,7%, il che ha pienamente coinciso con le previsioni degli economisti.
L'euro reagisce in modo piuttosto riservato a tutto questo. Sicuramente, i tori hanno ancora la possibilità di continuare la crescita e di raggiungere nuovi massimi mensili, ma è necessario rimanere al di sopra di 1,0950 e prendere il controllo di 1,0983 il più presto possibile. Solo così l'euro potrà raggiungere una nuova resistenza a 1,1027, il che lo consentirà di dirigersi verso 1,1071. In caso di calo dello strumento di trading e della rottura di 1,0950, le prospettive dei tori saranno compromesse. In tal caso, consiglio di posticipare gli acquisti fino a 1,0913, o di mostrare attività solo intorno al prossimo supporto a 1,0867.