Momento cruciale per l'euro

Mercoledì mattina, la coppia EUR/USD si muove lateralmente in attesa di un potente fattore scatenante. Oggi verrà pubblicato il rapporto sui prezzi al consumo nell'Eurozona per il mese di marzo. Qualunque siano i dati, è probabile che provochino un forte movimento del tasso di cambio.

Quale direzione seguirà l'EUR oggi?

Il mese scorso, il tasso di cambio euro-dollaro è aumentato del 2,55%. Ad aprile, la coppia EUR/USD è salita di un ulteriore 1% e ha raggiunto il massimo annuale di 1,1075.

Il trampolino di lancio per la valuta europea è stato l'atteggiamento diametralmente opposto dei trader riguardo alle future politiche monetarie della Federal Reserve e della BCE.

I segnali di un indebolimento della pressione inflazionistica negli Stati Uniti hanno quasi convinto gli investitori che l'aumento dei tassi di maggio potrebbe essere l'ultimo nel ciclo attuale di stretta della Fed.

Il rafforzamento delle opinioni accomodanti è stato favorito anche dal recente collasso bancario negli Stati Uniti e dal rallentamento dell'economia statunitense, causati da una politica eccessivamente aggressiva da parte del regolatore.

In questo contesto, sono emerse speculazioni sul fatto che la Banca Centrale degli Stati Uniti potrebbe presto fare una pausa nell'aumento dei tassi e successivamente passare alla loro riduzione.

Per quanto riguarda le previsioni di mercato riguardo alla futura politica della BCE, al momento un tale scenario accomodante non è nemmeno preso in considerazione.

I trader continuano ad aspettarsi azioni aggressive da parte del regolatore europeo, poiché l'inflazione nell'Unione europea è più stabile rispetto a quella negli Stati Uniti.

A febbraio, l'aumento annuale dei prezzi nell'Eurozona è stato dell'8,5%, solo lo 0,1% in meno rispetto a gennaio. Il rilascio dei dati sull'inflazione di marzo nell'UE, previsto per oggi, 19 aprile, dovrebbe dare agli investitori un'idea del ritmo con cui la BCE si muoverà in futuro.

Gli economisti ora si aspettano un forte rallentamento dell'inflazione in Europa il mese scorso. Secondo le stime, il dato annuale dovrebbe scendere al 6,9%.

Una dinamica così significativa dei prezzi al consumo verso il ribasso potrebbe costringere la presidente della BCE, Christine Lagarde, a ridurre il passo degli aumenti dei tassi di interesse da 50 punti base a 25 punti base nella prossima riunione del regolatore, prevista per maggio.

In questo scenario, l'euro rischia di scendere notevolmente contro il dollaro, a meno che non riceva sostegno da altre componenti inflazionistiche.

Quali potrebbero essere i fattori di crescita per la coppia EUR/USD? La coincidenza delle previsioni sull'aumento mensile dei prezzi al consumo e sull'inflazione core con i dati reali.

Al momento, gli economisti tendono a ritenere che l'inflazione nell'Eurozona continui a mostrarsi critica e stabile su base mensile. Si aspettano un aumento del dato dallo 0,8% allo 0,9%.

I dati sull'inflazione core, che non tengono conto dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, potrebbero rivelarsi più caldi. Attualmente, si prevede che l'indicatore salga al 5,7% rispetto al 5,6% di febbraio e al 5,3% di gennaio.

Se il mercato constata che l'inflazione nell'Eurozona non ha ancora raggiunto il suo picco, ciò potrebbe rafforzare notevolmente le aspettative aggressive del mercato riguardo alla futura politica monetaria della BCE.

È probabile che in questo contesto, lo scenario di un aumento dei tassi dell'UE a maggio di 50 punti base non scompaia completamente dai radar dei trader. Questo aiuterebbe la coppia EUR/USD a rafforzarsi.

Prospettive rosee per l'euro

La maggior parte degli esperti è convinta che, nel prossimo futuro, la valuta europea manterrà un trend al rialzo e raggiungerà nuovi record in coppia con il dollaro.

Una combinazione di fattori potrebbe sostenerla nel breve termine:

Ulteriore indebolimento dell'USD come valuta rifugio. La rapida crescita del PIL cinese ha indebolito notevolmente il rischio di recessione globale, portando ieri a un calo dell'indice DXY dello 0,4%. Commenti contraddittori da parte di funzionari americani riguardo ai futuri piani della Fed. Le discordanze all'interno della Federal Reserve si evidenziano dai commenti di ieri di James Bullard e Raphael Bostic: il primo ritiene che i tassi negli Stati Uniti possano aumentare ancora di 75 punti base quest'anno, mentre il secondo considera solamente un aumento di 25 punti base. La persistenza dell'inflazione nell'Eurozona. Anche se il mercato dovesse vedere dati più deboli oggi, il fatto che la crescita dei prezzi al consumo nell'UE sia lontana dall'obiettivo del 2% dovrebbe infondere ottimismo nei tori dell'euro. Il crescente divario tra i rendimenti obbligazionari americani ed europei. Martedì, il rendimento dei titoli di Stato statunitensi è diminuito per la prima volta in 4 giorni, raggiungendo il 3,59%.

Gli analisti di UniCredit Bank ritengono che l'euro abbia molte più carte vincenti rispetto alla sua controparte americana. Questo apre la strada all'aumento dell'euro.

"Il sentiment sulla coppia EUR/USD è sicuramente rialzista. Il mercato delle opzioni indica un ulteriore rafforzamento dell'euro: il coefficiente di inversione del rischio rimane in trend ascendente e attualmente non è affatto negativo", commenta Roberto Mialich, stratega valutario di UniCredit Bank.

L'esperto prevede che nel prossimo futuro EUR/ USD continuerà il rally e potrebbe raggiungere nuovi massimi. Secondo R. Mialich, il prossimo obiettivo globale degli acquirenti della major è il livello 1,12.

Anche dal punto di vista tecnico, la coppia euro-dollaro appare piuttosto solida al momento. Nella sessione asiatica, il tasso di cambio è salito sopra la media mobile esponenziale a 20 periodi a 1,0964, il che indica che il trend a breve termine è diventato rialzista.

Inoltre, l'indice di forza relativa (RSI) è passato dall'intervallo ribassista 20,00-40,00 all'intervallo 40,00-60,00. Ciò indica che il sentiment sull'euro non è più ribassista.

La rottura al di sopra del livello psicologicamente importante di 1,1000 porterà l'asset a un nuovo massimo annuale intorno a 1,1068, seguito da una resistenza tonda a 1,1100.

D'altra parte, la rottura decisa al di sotto del minimo del 12 aprile a 1,0915 potrebbe portare la coppia EUR/USD al minimo del 10 aprile a 1,0837, aprendo una rapida discesa al minimo dall'inizio del mese a 1,0788.