Attualmente, il dollaro non ha possibilità di crescita costante e a lungo termine (probabilità di un calo limitato di AUD/USD e USD/CAD)

La valuta statunitense rimane sotto pressione sulla scia dell'allentamento delle tensioni nel settore bancario statunitense. L'indice del dollaro ICE si è avvicinato a 102,00 punti. Le misure di emergenza a sostegno del sistema bancario locale da parte delle autorità finanziarie hanno notevolmente ridotto i timori di un crollo, che ha già portato a un rimbalzo del valore delle azioni bancarie.

La notizia che First Citizens BankShares ha accettato di acquistare tutti i depositi e i prestiti dalla fallita Silicon Valley Bank è stata accolta con entusiasmo dagli investitori. Naturalmente, in questa situazione, interesse da parte degli hedger per il dollaro come valuta rifugio ha iniziato a svanire, il che lo ha indebolito rispetto a un paniere di valute principali. Inoltre, per quanto strano possa sembrare, le dichiarazioni dei rappresentanti della Fed sulla necessità di continuare ad aumentare i tassi, ma non in modo così aggressivo, ad esempio dello 0,25%, non hanno spaventato molto i mercati. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che ci sono forti aspettative di cessazione della crescita dei tassi nel prossimo futuro. Questo nonostante il fatto che il capo della Fed, George Powell, abbia affermato di non prevedere di ridurre i tassi per il 2023, e la Banca centrale sarebbe persino pronta a prolungare il ciclo di inasprimento se necessario.

In questo contesto di estrema incertezza, il dollaro semplicemente non ha alcuna possibilità di una crescita costante e a lungo termine. Sì, probabilmente sarà supportato localmente se arriveranno notizie negative o statistiche economiche "errate". Ma questo supporta solo la nostra tesi secondo cui la valuta americana è richiesta solo sull'ondata di interesse da parte degli hedger come valuta rifugio.

Nonostante la presenza di una nebbia di incertezza, guidata dalla Fed attraverso la pubblicazione di dati economici a volte contraddittori sull'economia statunitense, non ci aspettiamo un rialzo promettente del dollaro. Il ciclo di stretta monetaria sta volgendo al termine, mentre è in pieno svolgimento in altri paesi, ad esempio, nel Regno Unito, dove un'impennata dell'inflazione, secondo gli ultimi dati, potrebbe costringere la banca centrale locale ad alzare i tassi di interesse ancora e ancora. Sembra che lo stesso quadro sia in arrivo nell'Eurozona e in altri paesi con valute principali.

Per quanto riguarda le nostre aspettative a lungo termine per l'indice del dollaro ICE, riteniamo che all'inizio di aprile avrà tutte le probabilità di scendere al livello di 100,00 punti e il dollaro sarà in calo rispetto a tutte le principali valute.

Previsione del giorno:

AUD/USD

La coppia è scesa sotto quota 0,6700 sull'onda della pubblicazione dei dati sull'inflazione al consumo, in calo al 6,8% contro la previsione del 7,1% e il precedente valore in termini annui del 7,4%. È probabile che questa notizia possa portare a un ribasso locale della coppia a quota 0,6630.

USD/CAD

La coppia viene scambiata al di sopra del livello di 1.3600. Se il sentimento di mercato positivo continua e il prezzo del petrolio continua a salire, con un'alta probabilità la coppia potrebbe scendere verso 1.3525.