Il dollaro annega in un bicchiere d'acqua

L'incertezza sul destino futuro del settore bancario contribuisce alle dinamiche agitate della valuta statunitense. Negli ultimi 2 giorni il dollaro ha mostrato una forte volatilità. Secondo gli analisti, il movimento caotico del biglietto verde potrebbe continuare fino alla riunione della Fed, che si terrà la prossima settimana.

Cronache del dollaro in una crisi bancaria

Il "virus bancario", che questa settimana si è improvvisamente diffuso dal settore finanziario statunitense a quello europeo, ha seminato il panico nei mercati azionari, ciò ha portato a un indebolimento della propensione al rischio e a una crescita del dollaro come asset difensivo.

Mercoledì scorso il biglietto verde è balzato di oltre l'1% e ha testato l'area al di sopra del livello chiave 105. Tuttavia, il trionfo del dollaro è stato di breve durata: giovedì l'USD è tornato nella già nota area 104, poiché i timori di una "pandemia bancaria" si sono notevolmente placati.

Ricordiamo che ieri mattina la banca svizzera Credit Suisse, che di giorno in giorno potrebbe ripetere il triste destino delle sue colleghe americane (Silicon Valley Bank e Signature Bank), ha adottato misure di emergenza per rafforzare la propria liquidità prendendo in prestito circa 54 miliardi di dollari dalla Banca nazionale svizzera.

Il salvataggio di Credit Suisse ha calmato il mercato e rassicurato gli investitori sulla resilienza del settore bancario dell'Eurozona. La successiva decisione della BCE ha dato agli operatori ancora più fiducia. Nonostante le turbolenze nel sistema bancario, la Banca centrale europea ha deciso di non deviare dalla rotta prevista e ha aumentato i tassi di interesse, come promesso in precedenza, dello 0,50%.

La mossa "da falco" ha sostenuto l'euro. Giovedì, la valuta della zona euro è salita dello 0,3% rispetto alla sua controparte statunitense.

Questa mattina l'indice DXY continua a rimanere in zona rossa. Al momento, il dollaro è sceso dello 0,3% rispetto a un paniere di valute principali.